Come funziona il sistema della flat tax incrementale al 15% e quando e come inciderebbe su aumento stipendi dal prossimo 2023
Di quanto aumentano gli stipendi dipendenti con flat tax incrementale del 15% nel 2023? Mentre si avviano a cessare i loro effetti le misure approvate dall’ex governo Draghi per garantire aumenti degli stipendi ai lavoratori italiani contro una inflazione che non accenna a rallentare e una crescita esponenziale del caro vita, tra decontribuzione al 2% e relativi arretrati, e detassazione welfare, si lavora alla definizione della misura che dal prossimo gennaio 2023 dovrebbe continuare a garantire aumenti degli stipendi dei dipendenti.
Si tratta della flat tax incrementale al 15%. Vediamo come funziona questo sistema di tassazione e quali sono gli aumenti che potrà garantire sugli stipendi nel 2023.
Si tratta di un meccanismo di tassazione dei redditi che dovrebbe prevedere l’applicazione di un’aliquota unica al 15% non su tutto il reddito percepito dal lavoratore ma solo sull’aumento del reddito percepito rispetto alle annualità precedenti. Ciò significa che sul reddito complessivo che si guadagna, si manterrebbero le aliquote Irpef attualmente in vigore per poi applicare l’aliquota del 15% su tutto l’eventuale guadagno in più percepito in un anno rispetto all’anno precedente.
Se cioè il reddito di un lavoratore aumenta da un anno all’altro, non si passa, come attualmente accade, da uno scaglione di reddito ad un altro con conseguente applicazione di un’aliquota Irpef sul reddito più alta, ma si rimarrebbe nello stesso scaglione Irpef, senza alcun aumento, con applicazione della tassa al 15% solo sul guadagno in più.
Per fare un esempio di quanto possono aumentare gli stipendi di lavoratori dipendenti con flat tax incrementale al 15% nel 2023, prendendo il caso di un lavoratore dipendente che prende uno stipendio di mille euro al mese con un reddito annuo di 13mila euro nel 2022 e 15mila euro nel 2023, se oggi i 2mila euro di aumento sarebbero tassati al 23%, aliquota applicata al primo scaglione di reddito Irpef, cioè 460 euro, con la flat tax incrementale al 15% si pagherebbero 300 euro, ottenendo così un aumento netto di 160 euro dello stipendio.
Se, invece, prendiamo il caso di un lavoratore con reddito annuo di 35mila euro che salgono a 45mila euro per l’anno successivo, sui 10mila di differenza di reddito di applica il 15% di flat tax invece che l’aliquota del 35% valida per redditi entro fino a 50mila euro, con aumento di 2mila euro.
Prendendo, invece, il caso di un lavoratore dipendente con reddito complessivo di un anno di 55mila euro nel 2022 e che nel 2023 potrebbe arrivare a 57mila euro, per l’aumento di 2.000 euro oggi l’imposizione fiscale sarebbe al 43%, prevedendo il pagamento di 860 euro in più, mentre con la flat tax incrementale si pagherebbero solo 300 euro.