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Il paradosso della nuova riforma del fisco di marzo per chi pagherà effettivamente meno tasse: novità e modifiche previste e chiarimenti
Chi pagherà meno tasse con la nuova riforma del Fisco di marzo? Si prepara ad essere presenta la nuova riforma del fisco con tutte le misure ufficiali definite dal governo. Diverse le novità previste, da flat tax estesa, a riordino di detrazioni, a modifiche per Iva, Irap e Ires alla misura cardine della revisione delle aliquote Irpef per la tassazione sui redditi.
La certezza è che il governo ha intenzione di modificare le aliquote Irpef riducendole dalle attuali quattro a tre ma sono diversi gli schemi ancora al vaglio. Vediamo quali sono e chi pagherà meno tasse con le novità in arrivo.
Sono tre gli schemi al momento allo studio del governo per la revisione delle attuali aliquote Irpef di tassazione sui redditi che sono le seguenti:
La prima modifica Irpef al vaglio del governo Meloni che avrebbe impatto sui redditi tra 15-70mila euro potrebbe prevedere le seguenti aliquote:
Con queste nuove aliquote Irpef, chi ha redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, pagherebbe meno tasse e quindi avrebbe aumenti, considerando che l’aliquota Irpef scenderebbe dal 35% al 27% e ciò significa che, per esempio, per redditi annui sui 35mila euro, ci sarebbe aumento di 300 euro circa.
Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui più bassi, cioè sui circa 25mila euro, chi cioè ha redditi mensili sui 1.900 euro circa, per cui sarebbe invece previsto un aumento delle tasse di circa 300 euro.
Nessuna novità ci sarebbe, invece, per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, perché resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.
Il secondo schema di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo prevede le seguenti aliquote:
Con questo nuovo schema di revisione delle aliquote Irpef, tutte le fasce di reddito sarebbero avvantaggiate, perché chi ha redditi da 25 mila euro all’anno pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro in meno di tasse per i redditi più alti.
Infine, il terzo e ultimo schema di modifica delle aliquote Irpef potrebbe, infine, prevedere:
Anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro l’aliquota resterebbe al 23%, mentre si ridurrebbero le tasse per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro. Al contrario, pagherebbero più tasse coloro che hanno redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%, implicando dunque maggiori tasse da pagare per esempio per redditi di 20-25mila euro annui, quindi per chi prende stipendio e pensioni tra 1.500-1.900 euro circa.
Stando a quanto emerso, qualsiasi sia lo schema di revisione che sarà approvato, pagheranno paradossalmente meno tasse i redditi alti e medio-alti mentre nulla cambierebbe per i redditi più bassi.
Nelle diverse ipotesi di modifica dell’irpef, infatti, l’aliquota per i redditi più bassi fino a 15mila euro non subirebbe mai modifiche. Non diminuirebbe lasciando, dunque, invariato il peso delle tasse su questa fascia di reddito.
Le modifiche maggiori si concentrano sui redditi più alti dai 40mila euro in su, con conseguenti riduzioni delle tasse da pagare proprio per chi ha redditi più alti invece che privilegiare e sostenere chi ha redditi più bassi e avrebbe effettivamente bisogno di pagare meno tasse.