Fatture elettroniche, chiarimenti Agenzia delle entrate
Sono tanti i chiarimenti dell'Agenzia delle entrate con questa nuova circolare ufficiale sulle fatture elettroniche 2019. 78 domande e risposte con la formula faq.
Dal primo luglio è entrata in vigore la fatturazione elettronica allargata: non solo le partite Iva, ma anche persone fisiche e consumatori. Si tratta di un passaggio annunciato da tempo ma che porta inevitabilmente qualche problema di troppo in termini di adempimenti. Ad esempio la necessità di acquisire dimestichezza con gli strumenti messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate, come Fisconline o il sistema di identificazione digitale.
Una materia così complessa non poteva che necessitare di chiarimenti da parte del fisco a suon di circolare ufficiale e faq ovvero le risposte alle domande più comuni. Anche in relazione ai controlli. Ed è proprio questo uno dei punti centrali perché ai fini della valutazione del rischio dei contribuenti, la non adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche è un elemento tenuto in considerazione.
Sono tanti i chiarimenti dell'Agenzia delle entrate con questa nuova circolare ufficiale sulle fatture elettroniche 2019. I contribuenti chiedono se l'attività che è articolata in più punti di consegna può avere più codici destinatario, se nella fattura elettronica emessa nei confronti di soggetti titolari di partita Iva è obbligatoria l'indicazione del codice fiscale, come si predispone una fattura elettronica nei confronti di operatori o consumatori finali stranieri privi di identificativo fiscale italiano tramite la procedura disponibile sul portale Fatture e corrispettivi.
Ma anche se un agente di commercio è obbligato a indicare il numero Rea nella fattura, quali sono le modalità di compilazione da parte del cessionario, dell'autofattura relativa all'acquisto di beni e se il gruppo Iva può chiedere un codice destinatario per ciascuna società aderente al gruppo.
Ma si tratta solo di alcune delle tante questioni, di carattere generale o tecnico, sulle fatture elettroniche. C'è infatti chi chiede all'Agenzia delle entrate come - al momento della predisposizione del formato xml della fattura elettronica - devono essere compilati i dati anagrafici del cedente o prestatore e del cessionario o committente in caso di autofattura. Alcuni contribuenti esprimono dubbi sulle autofatture da emettere per l'integrazione degli acquisti interni in reverse charge ovvero devono riportare nel campo TipoDocumento il codice TD20 o TD01.
Complessivamente sono 78 le questioni affrontate e approfondite dall'Agenzia delle entrate sulle fatture elettroniche, anche quella legata all'obbligatorietà del campo Cap per le fatture emesse da soggetti non residenti in Italia ed emesse da soggetti residenti verso controparti estere. Dubbi anche sulle modalità di detrazione dell'Iva per il cessionario o committente. L'incertezza è se queste fatture devono essere annotate in un sezionale del registro Iva degli acquisti con detrazione dell'Iva corrispondente nella dichiarazione annuale oppure nella liquidazione periodica di fine anno a dicembre.