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Per chi e perché si preparano ad abbassarsi le spese condominiali e cosa potrebbe ancora cambiare nei prossimi mesi
Le spese condominiali sono somme che devono essere obbligatoriamente pagate da tutti i condomini e non ci sono casi in cui si può essere esenti dal pagamento delle spese. Negli ultimi tempi, a causa dell’aumento dei costi dell’energia elettrica, i costi delle spese condominiali sono saliti. Ma si preparano ad arrivare risparmi sulle spese condominiali anche se può essere solo una tregua prima della tempesta. Vediamo perché.
Gli amministratori di condominio in cui vi è il riscaldamento centralizzato potrebbero, infatti, decidere di abbassare l’importo delle rate delle spese condominiali che, generalmente, vengono decise in anticipo e presentate in assemblea.
Per i mesi passati, molti amministratori di condominio hanno stabilito costi elevati per il riscaldamento a causa degli aumenti del gas che avrebbero dovuto esserci ma non stati effettivamente così altii e così molti condomini stanno ricevendo lettere da parte degli amministratori di condominio in cui si legge che a causa del mancato aumento che ci si aspettava ci sarà una riduzione delle spese condominiali.
Tale riduzione potrà essere decisa o in consuntivo o già dalle prossime rate di pagamento delle spese condominiali. Un sospiro di sollievo, dunque, per i condomini. Anche se si tratta di una tregua che potrebbe anticipare una nuova tempesta.
Le riduzioni delle spese condominiali in arrivo potrebbero essere una piccola boccata di ossigeno per molti condomini prima di nuovi rialzi delle spese. La nuova ‘tempesta’ in arrivo potrebbe scaturire, infatti, da nuovi rialzi per le bollette dell’acqua prima e per i riscaldamenti poi.
Partendo dalle bollette dell'acqua, sono aumentate nel 2022 a causa dei problemi di siccità e potrebbero profilarsi ulteriori aumenti nel 2023. Secondo quanto emerso dall’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che come ogni anno ha pubblicato un dossier sul servizio idrico nazionale, nel 2022 il costo dell’acqua è, infatti, aumentato in tutta Italia e in alcune province italiane l’aumento in bolletta da un anno all’altro è stato del 20%, mentre la media nazionale è del +5,5%. L’unica provincia d’Italia in cui la tariffa dell’acqua non è aumentata è Forlì-Cesena con un -0,6%.
In Toscana il rialzo è stato più caro con una media regionale di 770 euro di spesa per famiglia, mentre a Frosinone si è arrivati a pagare 883 euro l’anno.
I costi delle bollette dell’acqua sono aumentati di oltre il 10% anche a Milano, Novara, Como, Belluno, Sondrio, Pavia, Verbania, Chieti, Pescara, Cremona, Catania e Messina.
Bisognerà poi stare attenti al prossimo inverno, con particolare riferimento ai mesi di novembre dicembre, gennaio e febbraio 2024, perché per calmierare i costi per i riscaldamenti è vero che il governo vuole intervenire con nuovi bonus, come il bonus riscaldamenti, ma è anche vero che, se continua la guerra in Ucraina, potrebbero esserci ancora aumenti dei costi dell’energia e del gas.
Con particolare riferimento al bonus riscaldamenti, nel nuovo decreto energia sono presenti nuovi aiuti per le bollette di luce e gas a partire dal secondo trimestre del 2023 e, appunto, il nuovo bonus riscaldamento, che non sarà attivo da subito ma si pone l'obiettivo di ridurre le spese per i riscaldamenti nei prossimi mesi.
In particolare, stando a quanto previsto, il nuovo bonus riscaldamento, che entrerà in vigore solo se il prezzo del gas supererà una determinata soglia, sarà attivo da ottobre 2023, sarà riconosciuto come sconto in bolletta e sarà valido per tutti senza alcun limite di reddito.