Flat Tax 2022, regime forfettario, partita Iva ordinaria scegliere regime fiscale migliore

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Regime forfettario, flat tax quali cambiamenti

Flat Tax 2022, regime forfettario, partita Iva ordinaria scegliere regime fiscale migliore

Mai come in questo 2022 la scelta del miglior regime fiscale per i lavoratori autonomi è un'operazione fondamentale per ottimizzare i costi e pagare meno tasse. Questo è infatti l'anno dell'introduzione della flat tax che, al netto dell'introduzione di nuovi limiti, non è altro che l'estensione del regime forfettario già in vigore con tanto di semplificazione perché il nuovo tetto di ricavi o compensi a 65.000 euro vale per tutte le categorie professionali. Scegliere il regime fiscale migliore non è così semplice perché esistono alcune agevolazione per le partite Iva ordinaria, come la possibilità di detrarre le spese per l'esercizio della propria attività, che sono preclusi con il regime forfettario o flat tax.

Flat tax 2022, la novità

In cosa consiste allora la novità della flat tax 2022? Nella possibilità di pagare il 15% di tasse, a patto di essere titolari di una partita Iva e di fatturare sotto i 65.000 euro. Non solo, ma se si apre una nuova impresa se ne può pagare solo il 5% per i primi 5 anni. Ma se la convenienza dal punto di vista fiscale appare evidente, occorre frenare gli entusiasmi iniziali e valutare l'effettivo interesse caso per caso.

Ad esempio, è stato soppresso il limite dei 5.000 euro per le spese sostenute per lavoro dipendente e collaboratori e per il lavoro accessorio e quello di 20.000 euro per il costo dei beni strumentali. Da segnalare il divieto di accesso per le persone fisiche la cui attività è esercitata prevalentemente nei confronti di datori con i quali sono ancora in corso rapporti di lavoro. Vi sono 5 sistemi e modi diversi per accedere  alla Flat Tax come abbiamo visto in un precedente articolo così come i pro e contro, i vantaggi e gli svantaggi  e come funziona con le regole e requisiti nel dettaglio. Abbiamo anche preparato una fattura di esempio e fac-simile,

Regime forfettario 2022, quali cambiamenti

Rispetto allo scorso anno in cui i limiti di reddito variavano da 25.000 a 50.000 euro in base all'attività svolta, per accedere al nuovo regime forfait è stata elevata a 65.000 euro la soglia dei ricavi o dei compensi realizzati nell'anno precedente. Il tetto è valido per tutti i contribuenti interessati e sostituisce quelli vecchi. La quantità di tasse da pagare è rimasta ferma al 15%, ma sono state semplificate le modalità di calcolo regime forfettario. Il reddito si calcola applicando ai ricavi un coefficiente di redditività senza tener conto delle spese dell'anno. Non è più calcolato come differenza tra componenti positivi e negativi.

Dal reddito imponibile così determinato si scomputano i soli contributi previdenziali. Gli altri due vantaggi (differenze) del regime forfettario delle partite Iva rispetto al regime ordinario sono la mancata applicazione dell'Iva e il mancato obbligo della fattura elettronica. A dirla proprio tutta, Non liquidano l'imposta, non la versano e non sono obbligati a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale Iva.

Ancora più dettagli su come funziona il regime forfettario 2022 li abbiamo visti in un precedente articolo così come il passaggio da regime semplificato a regime forfettario 2022 chi può farlo e quando.  Anche in questo caso abbiamo preparato un fac simile di fattura per il nuovo regime forfettario 2022

Occorre, comunque, sottolineare le differenze tra Regime Forfettario 2022 e Flat 2022 che abbiamo sottolineato in un altro articolo

Partita Iva ordinaria, le differenze

Ma allora, perché aderire al regime ordinario delle partite Iva? Innanzitutto perché non pone limiti ai ricavi. E poi, in questo regime spettano le detrazioni per la tipologia di reddito posseduto, che i contributi previdenziali, anche se versati con la riduzione del 35%, contribuiscono in misura totale alla formazione della pensione, che l'Iva sulle fatture di acquisto non è un costo in quanto non si perde il diritto alla sua detrazione.