aiuti pagare spese mutuo affitto bollette badanti
Quali sono i diversi aiuti attualmente disponibili per affitto, mutuo, bollette, badanti, cosa prevedono e come averli
Quali sono gli aiuti disponibili per pagare le spese più frequenti italiani come affitto, mutuo, bollette, badanti? La crisi economica scatenata dalla pandemia a causa della diffusione del Covid è proseguita e si è, anzi, acuita con lo scoppio del conflitto ucraino che ha coinvolto tutti e tutto, con inflazione sempre crescente e prezzi di beni di largo consumo in aumento costante. E il governo ha disposto e sta disponendo nuovi aiuti.
I pagamenti dei canoni di affitto sono tra le voci di pagamento ormai più lamentate dai cittadini tra aumento esponenziale dei prezzi per le locazioni di casa e impossibilità di sostenere sempre in maniera regolare la spesa, soprattutto alla luce degli attuali andamenti economici e delle difficoltà che aveva già creato il periodo pandemico.
Proprio per andare incontro alle difficoltà, oggettive, di tantissimi, sono diversi i comuni e le regioni che bandisco bandi per usufruire di agevolazioni per pagare gli affitti, prevedendo contributi di importi diversi e in base ed entro specifici valori Isee.
Al momento la maggior parte dei bandi locali per avere il bonus affitto sono scaduti e in scadenza ma si pensa a possibili proroghe anche nel 2023 proprio per un perdurare del momento di crisi economica. Bisognerà, dunque, aspettare il nuovo anno per capire se e quali nuovi bandi arriveranno per avere il bonus affitto comunale e i relativi requisiti previsti.
Sono diversi gli aiuti attualmente disponibili per pagare le spese per un mutuo di casa e che riguardano soprattutto la richiesta di mutui a condizione agevolata. Si parte dal bonus prima casa che prevede una serie di agevolazioni fiscali per l’acquisto di una prima casa che sono:
E’ possibile richiedere il bonus prima casa solo se si soddisfano le seguenti condizioni:
Insieme al bonus prima casa c’è ancora la possibilità, solo per i giovani under 36, di chiedere un mutuo agevolato under 36 con garanzia statale per la copertura finanziaria pari all'80% del capitale dato in mutuo e la garanzia statale consiste nell'evitare eventuali procedure di pignoramento da parte delle banche.
Possono richiedere mutui agevolati con garanzia statale giovani under 36 con contratto di lavoro atipico, giovani coppie, di cui almeno uno dei due di età non superiore ai 35 anni, genitori single con figli minori a carico e anche conduttori di case popolari e il richiedente non deve essere proprietario di immobili adibiti a residenza civile a condizione, in ogni caso, di avere un Isee entro i 40mila euro.
Le agevolazioni previste per i giovani under 36 che richiedono un mutuo per l’acquisto della prima casa sono:
esenzione dal pagamento dell’imposta di registro;
esenzione dal pagamento dell’imposta ipotecaria;
esenzione dal pagamento dell’imposta catastale
eventuale ristoro dell’Iva pagata se la transazione è soggetta a Iva.
I mutui agevolati per giovani under 36 si possono richiedere solo per mutui di importo entro i 250 mila euro e per l’acquisto di prime case e che non devono rientrare tra le abitazioni di lusso o di categoria A1, A8, A9.
Anche per pagare le bollette di luce e gas continuano ad arrivare aiuti: dopo le prime proroghe degli sconti in bollette di luce e gas per famiglie con un valore Isee entro determinati importi, si parla di proroga del bonus bollette anche per il prossimo 2023.
In particolare, il bonus luce e gas 2023 vale sempre per i cittadini che si trovano in condizione di disagio economico e hanno:
Per aiutare le famiglie con le spese necessarie di assistenza di badanti è stato istituito il nuovo bonus badanti che spetta a tutti coloro che pagano gli stipendi di badanti per anziani non autosufficienti in famiglia o che pagano altri servizi di assistenza, come colf.
Il bonus badanti permette di avere un rimborso spese pari a 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi, per un totale massimo di 3.600 euro, con possibilità di avere anche bonus una tantum di 300 euro se si ha necessità di una badante sostitutiva.
Possono richiedere il bonus badanti i datori di lavoro che hanno dipendenti con almeno un anno di contribuzione continuativa a CassaColf e la richiesta non deve essere presentata all’Inps ma a CassaColf, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito e allegando le fotocopie dei documenti che dimostrano l’effettivo sussistere del rapporto di lavoro, la non autosufficienza e le altre informazioni autodichiarate.