Quali sono le soluzioni ancora in vigore per pagare meno cartelle e multe dopo la fine della possibilità di pagare in ma maniera agevolata con rottamazione 2023
Cosa fare ora per pagare meno o nulla multe e cartelle dopo la fine della rottamazione e sanatoria? E’ scaduta questa estate la possibilità di pagare in maniera agevolata e ridotta con la rottamazione 2023 con condono totale di multe e cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015 di importo inferiore o pari a mille euro e pagamento agevolato per cartelle e multe di importo superiore ai mille euro ricevute fino al 2023, con versamento solo della quota capitale calcolata senza sanzioni, né interessi, né altre somme a titolo di aggio.
Per pagare meno, o anche nulla, multe e cartelle ora ci sono però altre possibilità di sanatorie ancora in vigore. Vediamo quali sono e cosa prevedono.
La sanatoria 2023 per pagare meno cartelle e multe con sanzioni al 3% invece che al 10% vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2023 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.
C’è tempo ancora fino al prossimo 31 ottobre 2023 per pagare cartelle e multe con una sanatoria che prevede il versamento di 200 euro in misura fissa, o in due rate o in un’unica soluzione, per saldare i propri debiti con il Fisco per regolarizzare violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2023 e per chi decide di pagare in due rate la seconda resta fissata al la seconda entro il 31 marzo 2024.
Si tratta, però, di una possibilità valida solo per contribuenti che ricevono avvisi o cartelle per violazioni formali, per esempio per irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2023.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che rientrano nelle violazioni formali che possono essere regolarizzate con il pagamento dei 200 euro:
Sono stati, in particolare, prorogati al 30 settembre anche i termini per: