tre modi risparmiare aumento costi badanti 2023
Bonus nazionali e regionali, nuovo fondo del governo e revisione della contrattazione: quali potrebbero essere le soluzioni per calmierare gli aumenti dei costi badanti
Quali sono i 3 modi per risparmiare su costi badanti disponibili in vista dei forti aumenti previsti? L'adeguamento automatico all'inflazione dei minimi tabellari, previsto dal relativo Ccnl contratto nazionale di lavoro, comporta aumenti degli stipendi delle badanti di quasi il 10%, con aumenti medi mensili compresi tra 80 e 130 euro. E si tratta di aumenti che si aggiungono agli aumenti tabellari già previsti dal rinnovo del Ccnl badanti di qualche mese.
Lievitano, dunque, i costi per le badanti con non poche difficoltà per le famiglie per cui tali figure sono diventate importanti e irrinunciabili in presenza soprattutto di persone anziane in famiglia che hanno bisogno di assistenza. E proprio per andare incontro a tali famiglie, governo e non solo hanno messo a punto nuovi bonus per permettere di risparmiare sui costi per le badanti. Vediamo quali sono, cosa prevedono e per chi valgono.
Il nuovo bonus badanti nazionale non viene erogato dall’Inps ma da CassaColf e permette di avere un rimborso spese pari a 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi. Quindi, l’importo massimo è di 3.600 euro ed è previsto anche un bonus una tantum di 300 euro se si ha necessità di una badante sostitutiva.
La domanda per avere il bonus anziani 2022-2023 deve essere presentata compilando l’apposito modulo disponibile sul sito di CassaColf.
Via libera anche a bonus badanti a livello regionale: alcune regioni hanno, infatti, deciso di concedere alle famiglie italiane ulteriori aiuti per sostenere le spese per badanti, da Lombardia, a Liguria, Lazio, ecc. Per esempio, in Lombardia è disponibile il nuovo bonus badanti sotto forma di rimborso fino al 60% delle spese sostenute per il pagamento dello stipendio a badanti regolarmente assunte.
Possono richiedere il bonus badanti in Lombardia sia la persona assistita e sia un familiare, anche se non convivente, e la domanda per avere il bonus badanti della regione Lombardia deve essere presentata esclusivamente in via telematica tramite il Sistema informativo Bandi online sul sito della Regione Lombardia.
I requisiti da soddisfare per presentare domanda per usufruire del bonus badanti della regione Lombardia sono:
avere la residenza in Lombardia da almeno 5 anni;
aver sottoscritto un regolare contratto di assunzione che alla data di presentazione della domanda deve essere regolarmente registrato;
avere un Isee entro i 35mila euro.
L’Isee da presentare è quello della persona assistita, se è quest'ultima a presentare domanda, mentre se la richiesta del bonus viene fatta da un familiare (anche non convivente) l’Isee che si considera è proprio quello del familiare.
Altro modo per risparmiare sui costi per le badanti 2023 è quello di revisione dell’attuale nuova contrattazione al via. Stando, infatti, a quanto riportano le ultime notizie, sull’adeguamento automatico degli stipendi per le badanti legato all’inflazione che rischia di mettere in difficoltà le famiglie ma che ‘serve’ alle stesse badanti, sarebbe aperto scontro tra le associazioni datoriali e sindacati.
Mentre, infatti, Assindatcolf (l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico) da tempo denuncia il rischio di una stangata per le famiglie, con la conseguenza di tornare a generare lavoro nero in un settore dove del resto tale modalità di lavoro è già prassi diffusa, e chiede al governo di evitare l’aumento automatico, prevedendo magari una dilazione dell’aumento nel tempo, le categorie di settore parlano di aumento necessario per dare dignità che meritano alle badanti.
Gli aumenti previsti sono, infatti, necessari per sostenere tali categorie di lavoratrici soprattutto e per tutelare il loro potere di acquisto. D’altro canto, Fidaldo, la Federazione italiana del lavoro domestico, stima che per una badante a tempo pieno l’aumento sarà di circa 125 euro al mese, per duemila euro in più all’anno, e non aumenteranno solo gli stipendi ma anche i contributi previdenziali mensili dell’8,4%, con un aumento medio di 10 euro al mese.
Si attende il prossimo incontro il prossimo il 16 gennaio e, se in tale occasione non si riuscirà a trovare un punto di incontro, allora scatteranno gli adeguamenti.
Altro modo che permetterebbe di far risparmiare sui costi delle badanti 2023 nonostante gli aumenti previsti è la possibile istituzione di un nuovo fondo da parte del governo per le famiglie proprio per compensare l’aumento contrattuale delle badanti.
Si tratta di una misura destinata a compensare il caro-stipendi e porsi come aiuto per le famiglie derivante eventualmente da un fondo ad hoc inserito nella nuova Manovra Finanziaria e che si affianca ai bonus, sia nazionale che regionali, già disponibili.