I 4 nuovi decreti (o leggi) su fisco, pensioni, abusi edilizi, invalidi attesi nei prossimi mesi da Governo Meloni

di Marianna Quatraro pubblicato il
I 4 nuovi decreti (o leggi) su fisco, pe

Da settembre, il Governo Meloni sarà impegnato su più fronti e più sfide. E almeno 4 decreti, o comunque, tematiche dove realizzare riforme sono già stati annunciati nonostante le obiettive difficoltà nel metterli in pratica

Quali sono i 4 importantissimi decreti attesi e già annunciati (pensioni, fisco, abusi edilizi, invalidi) dopo il decreto lavoro ufficiale? Dopo l’approvazione ufficiale del nuovo Decreto Lavoro del primo maggio, proseguono i lavori del governo sulla definizione di ulteriori decreti annunciati e particolarmente attesi con misure importanti per tutti, cittadini, lavoratori e famiglie. Vediamo quali sono e cosa prevedono.

  • Nuovo decreto pensioni annunciato e molto atteso
  • Decreto fisco presentato attesa approvazione ufficiale
  • Nuovo decreto per abusi edilizi annunciato cosa potrebbe prevede
  • Decreto invalidità atteso a fine mese e misure possibili 

Nuovo decreto pensioni annunciato e molto atteso

Tra i quattro decreti importantissimi e molto attesi c’è innanzitutto il decreto pensioni: è stato, infatti, annunciato un decreto ad hoc per le pensioni con l’obiettivo specifico di aumentare gli importi delle pensioni in generale e soprattutto le pensioni minime ma anche di definire nuove possibilità di pensioni anticipate che, come confermano le ultime notizie, sono saltate nel nuovo Decreto Lavoro ufficiale approvato il primo maggio.

A parte, infatti, la proroga ufficiale del contratto di espansione per l’uscita anticipata fino a 5 anni ma solo per alcune categorie di lavoratori, il Decreto Lavoro avrebbe dovuto contenere anche ulteriori misure per pensioni anticipate come ripristino dei vecchi requisiti per la pensione anticipata con opzione donna e il riconoscimento di sconti contributivi per le donne con figli ai fini pensionistici.

Nulla di tutto ciò è stato, però, confermato nel Decreto Lavoro per cui si attende ora un decreto ad hoc che probabilmente sarà rimandato fino a quando il governo non reperirà le risorse economiche necessarie per la definizione di novità pensioni. E si tratta di un percorso decisamente lungo, considerando che le ultime notizie confermano una scarsa disponibilità di soldi da investire nelle pensioni.

E’ più plausibile pensare che, al posto di un immediato decreto ad hoc per le pensioni, le novità pensionistiche arrivino con la prossima Manovra Finanziaria 2024, quando il governo potrebbe avere ulteriori risorse da impiegare grazie ad un maggiore eventuale scostamento di bilancio. Al momento, però, tutto è ancora incerto.

L’unica certezza è che cittadini, lavoratori e sindacati spingono perché si arrivi alla definizione ufficiale di importanti novità pensioni da tempo auspicate, a partire dall’abbassamento dell’età pensionabile per tutti.

Decreto fisco (o più leggi fiscali) atteso dopo approvazione delega fiscale

Altro importante decreto atteso, già presentatoall'interno della delega fiscale è il decreto Fisco (che concretamente sarà diviso nel tempo e in più leggi avendo il Governo Meloni tempo 2 anni per la conclusione dei lavori). Diverse le misure contenute, da possibile nuova flat tax per lavoratori dipendenti ad estensione della flat tax per titolari di partita Iva a revisione di Ires, Irap e Iva fino alla misura cardine che prevede la revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi. 

Il governo punta, infatti, alla riduzione delle attuali quattro aliquote Irpef portandole a tre. Entrando più nel dettaglio, le attuali quattro aliquote Irpef sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La prima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, sarebbero previsti vantaggi per chi redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, cioè chi ha stipendi tra 2.150 euro circa e 3.700 euro al mese circa, con aumenti dei redditi derivanti dalla riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 27%. Ma per chi percepisce redditi più bassi non ci sarebbe alcuna novità positiva, restando l’aliquota di tassazione al 23%. 

Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui sui circa 25mila euro, per cui ci potrebbe essere, secondo le stime, un aumento delle tasse di ben 300 euro.
Altra ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa revisione Irpef sarebbe vantaggiosa per tutte le fasce di reddito, considerando che chi ha redditi da 25 mila euro all’anno pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro per chi ha redditi più alti.

Terza ipotesi di revisione Irpef prevederebbe le seguenti tre nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
  • aliquota del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro non cambierebbe nulla perchè resterebbe ancora l’aliquota al 23%, ma si ridurrebbe (paradossalmente) la tassazione per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro, mentre ci rimetterebbe chi redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%. 

Infine, ultima ipotesi di revisione delle attuali aliquote Irpef, e che al momento sembrerebbe la più probabile, dovrebbe prevedere le seguenti nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • aliquota del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • aliquota del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa nuova ipotesi di revisione Irpef tenderebbe a privilegiare chi percepisce redditi tra i 15mila e i circa 30mila euro per cui si calcolerebbe una riduzione delle tasse da pagare con conseguenti aumenti dei guadagni, che potrebbero, in generale, oscillare tra i circa 50-60 euro per i redditi più bassi, per arrivare fino a700-1.200 euro per redditi più alti.

Probabilmente la nuova riforma del fisco arriverà, almeno parzialmente e solo con le prime misure, ad inizio del nuovo anno 2024, molto più difficilmente tra settembre-Novembre.

Nuovo decreto per abusi edilizi annunciato cosa potrebbe prevede

Tra i decreti attesi e già annunciati c’è anche il nuovo decreto relativo agli abusi edilizi, per cui sono però ancora incerti i tempi ufficiali di presentazione. Come riportano, infatti, le ultime notizie, il governo Meloni starebbe lavorando alla definizione di un nuovo condono edilizio che sarebbe applicabile solo nei casi di specifici abusi edilizi.

Si tratta, infatti, di un nuovo condono che potrebbe scattare solo nel caso in cui non sussista alcun vincolo relativo ad un titolo abilitativo o se l’abuso interessa un immobile situato in una particolarmente difficile da un punto di vista ambientale. 

Stando a quanto annunciato, con la presentazione ufficiale del nuovo decreto abusi edilizi, il nuovo condono edilizio potrà essere richiesto solo a sussistere delle seguenti condizioni: 

  • se i lavori realizzati hanno danni limitati come conseguenze;
  • se si tratta di opere minori che non riguardano aumento di superficie;
  • se le opere sono state realizzate in assenza di un titolo edilizio ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche;
  • se si tratta di costruzioni con concessioni da parte della Autorità;
  • se le costruzioni risalgono a prima della imposizione del vincolo.


Decreto invalidità atteso a fine mese e misure possibili 

Sono state annunciate e si attendono con il nuovo decreto invalidità, che potrebbe arrivare già per la fine di questo mese di maggio, novità di potenziamento delle misure in vigore per il sostegno a invalidi e disabili.

Si tratta di misure volute dal Pnrr per il miglioramento delle condizioni di vita degli invalidi e dei relativi familiari (cargiver) che prestano assistenza e che, dopo l’approvazione del Ddl Anziani, potrebbero rappresentare un ulteriore passo verso una più completa riforma della Legge 104 per l’invalidità.