I 5 bonus e agevolazioni già esistenti o in arrivo per cui è necessario Isee aggiornato

di Marianna Quatraro pubblicato il
I 5 bonus e agevolazioni già esistenti o

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Quali sono bonus e agevolazioni per cui serve sempre avere l’Isee aggiornato: cosa prevedono norme in vigore, chiarimenti e novità

Quali sono i 5 bonus e agevolazioni già esistenti o in arrivo per cui è necessario Isee aggiornato? Per ottenere bonus e agevolazioni bisogna sempre avere un Isee, Indicatore della situazione economica equivalente che misura la ricchezza di ogni famiglia italiana, sempre in corso di validità. Sono poche le misure di aiuto che si possono avere senza Isee. 

L’Isee valido si deve fare, per legge, all’inizio di ogni anno, a partire dal primo gennaio, e ha validità fino alla fine dell’anno in corso, cioè fino al 31 dicembre dello stesso anno. Se non viene aggiornato, non ha validità e non può servire come riferimento per la richiesta di bonus e agevolazioni in vigore. 

  • Quali sono bonus e agevolazioni per cui serve Isee aggiornato
  • Aggiornare l’Isee in corso di anno come fare e quando

Quali sono i 5 bonus e agevolazioni per cui serve Isee aggiornato 

Secondo leggi in vigore, per avere bonus e agevolazioni in vigore o in arrivo bisogna sempre a avere un Isee in corso di validità, per cui se l’Isee è già stato fatto a gennaio, non sussiste alcun obbligo, ad oggi, di aggiornarlo, perché una volta rinnovato a gennaio resta in vigore e quindi valido fino al 31 dicembre. 

Ciò significa che per avere alcuni bonus e agevolazioni, già in vigore o in arrivo, come nuovo bonus psicologo, bonus affitti, che in alcuni Comuni è già partito mentre in altri deve ancora essere bandito pur essendo già stato prorogato, assegno unico per figli (aumentato per tutti), carta acquisti e carta risparmio spesa, bisogna avere sempre l’Isee in corso di validità, perché ad ogni valore Isee corrisponde, per esempio, un diverso importo di assegno unico per figli e un diverso importo previsto per il bonus psicologo.

Aggiornare l’Isee in corso di anno come fare e quando

L’unico caso in cui è necessario avere l’Isee aggiornato per avere i cinque bonus e agevolazioni già esistenti o in arrivo pur avendolo già fatto a gennaio è quello in cui si sono verificate significative variazioni reddituali e patrimoniali che vale la pena comunicare perché permetterebbero di abbassare il proprio valore Isee e avere accesso a bonus e agevolazioni che altrimenti non si potrebbero avere. 

In questi casi si deve fare l’Isee Corrente 2023, ormai possibile grazie all’Isee precompilato e al portale unico Isee. Possono fare l’Isee Corrente da aprile tutti coloro che hanno registrato variazioni reddituali o patrimoniali significative, con peggioramento della condizione economica o patrimoniale avvenuta nell’ultimo anno e che hanno avuto una riduzione del patrimonio complessivo del nucleo familiare pari ad almeno il 20%, possono fare l’Isee corrente.

Si può aggiornare l’Isee da aprile solo se è stato già fatto a gennaio l’Isee ordinario e solo se si sono verificate le seguenti condizioni:

  • se si verifica una variazione della situazione patrimoniale del nucleo familiare;
  • se si verifica una variazione della situazione reddituale superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale calcolata nell’Isee ordinario;
  • se un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato perde il posto o subisce una riduzione o sospensione del lavoro; 
  • se uno o più membri del nucleo familiare perdono trattamenti assistenziali o previdenziali o eventuali altre indennità percepite;
  • se un lavoratore autonomo appartenente al nucleo familiare cessa la propria attività.
Per rifare l’Isee ad aprile si può o seguire l’apposita procedura Inps o rivolgersi, come per l’Isee ordinario, ad un Caf e in ogni caso bisogna avere la seguente documentazione:
  • documento di riconoscimento del richiedente;
  • attestazione Isee ordinario;
  • certificato che attesta la variazione della condizione lavorativa e il tipo di variazione, come lettera di licenziamento o estratto contributivo);
  • nel caso di variazione del patrimonio, documenti che attestano il patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 dicembre dell’anno prima per ogni componente del nucleo, come giacenze medie, saldi, visure catastali, ecc.
Con il debutto del nuovo Portale unico Isee è possibile semplificare la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente tramite Isee Precompilato accedendo direttamente al sito internet dell’Inps. 

Una importante semplificazione per l’Isee Precompilato riguarda la cancellazione dell’obbligo per il dichiarante di inserire gli elementi di riscontro reddituali e patrimoniali relativi agli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare.

Ora, infatti, l’autorizzazione alla precompilazione dei dati può essere concessa dagli stessi soggetti accedendo direttamente al Sistema Informativo dell’Isee tramite Spid (almeno di Secondo livello), Cie o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). 

Le informazioni precompilate fornite dall’Agenzia delle Entrate riguardano: il reddito complessivo Irpef e altri redditi, le spese sanitarie per i disabili, il contratto di locazione, il patrimonio immobiliare detenuto in Italia, il patrimonio mobiliare detenuto in Italia, nonché i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari non soggetti a Irpef erogati direttamente dall’Inps, nei casi previsti dalla normativa.

Tutti i dati precompilati possono essere accettati o modificati, fatta eccezione per i trattamenti erogati dall’Inps e per le componenti già dichiarate ai fini fiscali. Sarà necessario dare l’assenso al precaricamento in automatico dei dati che vengono prelevati dall’ultima DSU presentata all’Inps.