Quali sono i diversi bonus e agevolazioni fiscali a cui hanno diritto conviventi: cosa prevedono leggi in vigore, requisiti e condizioni
Quali sono bonus e agevolazioni fiscali a cui hanno diritto conviventi? Le coppie conviventi che vivono stabilmente nella stessa casa e hanno la stessa residenza costituiscono nucleo familiare e i loro componenti rientrano nello stesso stato di famiglia. Si tratta, dunque, di una coppia a tutti gli effetti a cui la legge riconosce la possibilità e il diritto di accedere a diversi bonus e agevolazioni. Vediamo quali sono.
Le coppie di conviventi che abbiano uno o più figli hanno diritto a percepire l’assegno unico per i figli, misura che dallo scorso anno ha sostituito tutte le misure prima in vigore per famiglie con figli e di cui si può usufruire presentando apposita domanda direttamente sul sito Inps e avendo un Isee familiare in corso di validità.
L’assegno unico per i figli 2023 spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
La domanda per avere l’assegno unico per i figli deve essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale e l’importo dell’assegno unico per figli spettante non è uguale per tutti ma varia in base al valore Isee e composizione dello stesso nucleo familiare ed è corrisposto maggiorazioni in presenza di famiglie numerose, figli disabili nel nucleo familiare, entrambe i genitori che lavorano.
Tra le nuove agevolazioni 2023 valide oggi anche per i conviventi c’è il riconoscimento della possibilità di assistenza di una persona disabile. In particolare, le ultime novità approvate in tema di permessi per Legge 104 prevedono modifiche per permessi e agevolazioni lavorative per chi assiste un familiare con disabilità grave, riconoscendo tale diritto anche alle parti dell’unione civile e alle convivenze di fatto, con possibilità di dividere i tre giorni tra più aventi diritto rispetto ad una persona disabile da assistere.
Relativamente ai congedi per Legge 104, è prevista la nuova priorità di usufruire del congedo a coniuge, parte dell’unione civile o convivente. In mancanza o in caso di decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte di un'unione civile o del convivente di fatto, la priorità di usufruire del congedo per l’assistenza della persona disabile spetta a padre o madre anche adottivi.
In caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, il congedo spetta ad uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, la priorità ad usufruire del congedo spetta ad uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, mentre in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, il diritto al congedo scatta per il parente o affine entro il terzo grado convivente.
Le leggi in vigore prevedono anche per tutte le coppie conviventi il diritto di usufruire dei diversi bonus edilizi vigenti. Le coppie conviventi possono, infatti, richiedere superbonus ridotto al 90%, ecobonus, bonus ristrutturazioni e collegato bonus mobili, sismabonus e bonus verde.
Secondo le leggi in vigore, le coppie conviventi che hanno intenzione di usufruire dei bonus edilizi disponibili per poterne avere accesso devono essere conviventi nel momento in cui iniziano i lavori e in cui vengono sostenute le spese.
Le spese in tal caso devono essere sostenute o da entrambe i soggetti conviventi o da uno di essi e devono rispettare tutti i requisiti normalmente richiesti per l’accesso ai bonus.
È possibile richiedere i bonus edilizi per coppie conviventi anche per immobili diversi da quelli scelti come abitazione principale e in tal caso bisogna specificare la possibilità di convivenza anche per questi immobili.
Il bonus affitto 2023 come strumento di aiuto per il pagamento del canone di affitto per persone in difficoltà che non riescono a sostenere tutte le spese mensili è stato confermato anche per quest’anno, continuerà ad essere riconosciuto ai beneficiari da ogni singolo Comune e può essere richiesto anche da coppie conviventi purchè abbiano residenza abituale nella stessa casa in affitto per cui si richiede il contributo e regolare contratto di locazione.