I nuovi importi più alti da pagare per la Tari quest'anno ma anche nuove riduzioni ed esenzioni

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i motivi per cui aumenta la Tari sui rifiuti quest’anno: chi può anche pagare meno o non pagare proprio l’imposta

Perché si pagheranno nuovi importi più alti per la Tari quest'anno e quali sono le nuove possibilità di riduzione ed esenzione? La Tari, imposta sui rifiuti, è il tributo che si paga in ogni Comune per finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e deve essere pagata in maniera obbligatoria da chiunque possiede o detiene a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti.

Stando a quanto emerge da dati recenti, quest’anno sono molti i Comuni in cui è aumentata la Tari. Vediamo perché.

  • Perché si pagheranno nuovi importi più alti per la Tari quest'anno 
  • Quali sono le nuove possibilità di riduzione ed esenzione dal pagamento Tari

Perché si pagheranno nuovi importi più alti per la Tari quest'anno 

Secondo quanto riportano le ultime notizie, in molti Comuni di Italia il pagamento della Tari sui rifiuti sarà più alto quest’anno. E in alcuni casi non di poco. Si tratta di aumenti determinati dalla possibilità per ogni singolo Comune di decidere in piena autonomia il peso dell’imposizione fiscale di questa tassa.

Per fare un esempio di come e quanto può cambiare il pagamento della Tari nelle diverse città e nei diversi paesi di Italia, una persona che vive da sola in un appartamento da 60 metri quadrati a Brescia paga circa 85 euro di Tari meno del doppio di quanto pagherebbe se vivesse a Pisa (195 euro) o a Latina (180 euro). 

Aumenti fissati quest’anno per il pagamento della Tari anche a Brindisi (166 euro), Massa (160 euro), Ancona (131 euro), Teramo (123 euro) e Siena (105 euro). A Napoli quest’anno la Tari aumenta fino a un + 20%, mentre a Perugia è previsto un aumento della Tari sia per le utenze domestiche (+ 4,2%) e sia per quelle non domestiche (+ 4,7%).

Quali sono le nuove possibilità di riduzione ed esenzione dal pagamento Tari

Insieme ai nuovi aumenti Tari decisi già in alcuni Comuni, sono anche in vigore nuove possibilità di riduzione ed esenzione dal pagamento dell’imposta Tari sui rifiuti. Sono, infatti, previste agevolazioni e riduzioni per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti (riduzione del 20%), o per svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.

Per quanto riguarda le esenzioni previste per la Tari sui rifiuti, secondo leggi in vigore, sono esenti dal pagamento della Tari sui rifiuti, i terreni agricoli, per cui la Tari è considerata illegittima, così come non si paga la Tari su tutti i terreni che non siano suscettibili di produrre rifiuti. Ne sono esclusi i terreni edificabili. 

Sono, inoltre, previste riduzioni per il pagamento della Tari nelle zone in cui si provvede all’autosmaltimento e riduzioni della quota variabile proporzionali alle quantità di rifiuti speciali assimilati agli urbani che il produttore dimostra di aver avviato al riciclo, disciplinate da ogni singolo regolamento comunale. E diverse modifiche potrebbero, inoltre, ancora interessare l’imposta sui rifiuti.

Potrebbe, infatti, debuttare il nuovo principio di definizione di costi per la Tari in proporzione alla residenza in un determinato luogo. Il pagamento della Tari sui rifiuti dovrebbe essere calcolato in maniera proporzionale tra non residenti e residenti e il principio da seguire dovrebbe essere quello secondo cui i residenti con continuità in un territorio comunale producono logicamente una maggiore quantità di rifiuti rispetto a coloro che, a parità di condizioni abitative, vi risiedono solo per periodi di tempo limitati o saltuari.