Si potenziano i sistemi di controllo degli abusi edilizi: ecco cosa cambia e per chi secondo nuova sentenza della Corte di Cassazione
Quali sono i nuovi stringenti sistemi per trovare abusi edilizi al via ora e chi rischia davvero (non tutti)? L’abuso edilizio continua ad essere molto diffuso nel nostro Paese e continua a dilagare, verificandosi ogni qualvolta che si realizza un’opera o una costruzione senza permesso di costruire né altro titolo edilizio obbligatorio in molti casi. E le conseguenze sono importanti, perché nei casi di abusi edilizi sono previste sanzioni e multe fino anche alla demolizione dell’opera realizzata abusivamente.
Per evitare rischi per abusi edilizi è necessario dimostrare l’esistenza della costruzione antecedentemente al primo settembre 1967, poiché le modifiche realizzate dopo tale data sono soggette a permessi.
Gli edifici realizzati antecedentemente al primo settembre del 1967 possono, infatti, ritenersi sempre legittimi, anche in assenza di documentazione tecnica, non essendo obbligatorio all’epoca richiedere alcun titolo edilizio.
Per evitare di incorrere nel reato di abuso edilizi, con tutte le conseguenze che esso comporta tra demolizione dell’opera abusiva e sanzioni e multe, bisogna sempre dimostrare le reali consistenze dei manufatti al momento della loro costruzione o comunque prima del primo settembre 1967, perché per modifiche e lavori edilizi specifici effettuati dopo tale data sono necessarie determinate autorizzazioni edilizie.
Il nuovo sistema Googl Earth permette, dunque, di effettuare accertamenti degli uffici comunali con rilevazioni satellitari per verificare se, rispetto alla versione originaria dell’immobile, sono presenti particolari modifiche, manufatti, anche se di modeste dimensioni, ecc.
Se i nuovi stringenti sistemi di rilevazione satellitare come Google Earth diventano importanti e in alcuni casi fondamentali anche per trovare abusi edilizi, ci sono anche casi in cui i giudici per giudicare un abuso edilizio non hanno necessità di ulteriori prove che lo confermino.
In alcuni casi, infatti, risulta superfluo l’impiego dei nuovi moderni sistemi di rilevazione satellitare se le prove già a disposizione del giudice confermano la difformità delle opere abusive. Non serve quindi mai ricorrere a Google Earth se dalla valutazione delle prove già a disposizione si evince chiaramente la presenza di un abuso edilizio.