Importanti estensioni no tax area e flat tax per dipendenti, partite ive e pensionati con riforma fisco

di Marianna Quatraro pubblicato il
Importanti estensioni no tax area e flat

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Quali sono le modifiche attese per no tax area e flat tax con nuova riforma del Fisco: le novità possibili per lavoratori, pensionati e partite Iva

Quali sono le importanti estensioni per no tax area e flat tax per dipendenti, partite ive e pensionati con riforma fisco Governo Meloni? Con la nuova riforma del Fisco, il governo Meloni si propone non solo di rivedere l’attuale sistema di tassazione con la revisione delle quattro aliquote Irpef oggi in vigore, ma di modificare l’intera tassazione sia per singoli cittadini che per imprese, rivedendo anche Ires, Irap e Iva, accanto a no tax area e flat tax.

  • Estensione no tax area dipendenti e pensioni cosa cambia con riforma fisco
  • Nuova estensione flat tax per partite Iva in riforma fisco

Estensione no tax area dipendenti e pensioni cosa cambia con riforma fisco

Se uno degli obiettivi dichiarati dal governo con la nuova riforma fiscale è quello di raggiungere una equità fiscale in cui tutti possano pagare le tasse in base a quanto percepito e dovuto, l’altro è quello di definire, sempre in tale ottica, un’unica no tax area per tutti, cioè una soglia di reddito al di sotto del quale non si deve pagare alcuna tassa.

Oggi, infatti, la no tax area è diversa per pensionati e lavoratori: per i primi è fissata a a 8.500 euro, mentre per i secondi è fissata a 8.174 euro. L’obiettivo del governo Meloni è quello di stabilire una soglia di reddito entro il quale non si pagano le tasse uguale sia per lavoratori che pensionati e che, stando a quanto riportano le ultime notizie, potrebbe attestarsi per tutti, sia lavoratori dipendenti che pensionati, sugli 8.500 euro annui.

Nuova estensione flat tax per partite Iva in riforma fisco

Insieme alla estensione di un’unica no tax area per dipendenti e pensionati, nella nuova riforma del Fisco dovrebbe esserci anche una estensione della flat tax per lavoratori autonomi e professionisti con Partita Iva. 

All’indomani dell’aumento del reddito per rientrare nel regime fiscale forfettario, salito da 65mila a 85mila euro da quest’anno 2023, l’intenzione del governo è quella di aumentare ancora la soglia di reddito entro la quale sarebbe ancora possibile rientrare nel regime forfettario, fino a 100mila euro, con due anni di transizione prima di passare al regime fiscale ordinario. 

I professionisti con partita Iva ordinaria che avevano redditi annui superiori ai 65mila euro fino allo scorso anno ma entro gli 85mila euro possono passare quest’anno alla partita Iva con flat tax al 15%, sempre a condizione di rimanere nel limite di guadagni annuo degli 85mila. 

Altra novità relativa alla flat tax per partite Iva è la flat tax incrementale, sistema di tassazione incrementale con aliquota fissa al 15% per tutti i titolari di partita Iva che si applicherà solo sull’incremento di reddito conseguito nel 2022, rispetto alla media dei redditi fiscali conseguiti nel triennio precedente, in tal caso negli anni 2019-2021.

Con la flat tax incrementale, l’aliquota agevolata al 15% viene applicata solo sull’incremento rispetto al maggiore dei redditi dichiarati nei tre anni precedenti con una franchigia del 5% ed entro il tetto massimo di 40 mila euro.

Con queste novità, professioni, artigiani e pmi con partita Iva potrebbero pagare meno tasse soprattutto se si alzerà ancora fino a 100mila euro la soglia di redditi per rientrare nel regime fiscale agevolato.