Cambia l’Imu sugli immobili il prossimo anno con modifiche già approvate e pronte a partire: cosa prevedono e per chi
Quali sono le tre modifiche Imu 2023 importanti già ufficiali previste? Le leggi sul pagamento dell’Imu, imposta dovuta sul possesso di immobili, sono piuttosto chiare e prevedono l’obbligo per tutti i proprietari di immobili di pagamento dell’imposta ad eccezione di prima casa intesa come abitazione principale e relative pertinenze. Le aliquote di pagamento dell’Imu vengono stabilite a livello comunale ma qualcosa si prepara a cambiare dal prossimo anno.
Stando, invece, a quanto riportano le ultime notizie, la prima modifica Imu importante già ufficiale prevista è la sua trasformazione in imposta regionale con trasferimento di competenza dell’imposta sugli immobili, dunque, dallo Stato alla Regione ma si tratta di una novità che, secondo le anticipazioni, non dovrebbe prevedere grandi modifiche.
Dal primo gennaio, dunque, l’imposta municipale diventa regionale e la prima regione a muoversi in tal senso è il Friuli Venezia Giulia. La regione avrebbe già fissato l'aliquota per il pagamento Imu allo 0,86% con la possibilità, però, per pgni singolo Comune di portarla anche al massimo all'1,06%
Altra modifica già ufficiale prevista per l’Imu 2023 è l’esenzione dal pagamento dell’imposta per i proprietari di immobili occupati. Stando a quanto anticipato, i proprietari di casa che hanno presentato denuncia di occupazione abusiva della propria abitazione saranno esenti dal pagamento dell’imposta.
A prevedere esenzioni dal pagamento dell’Imu per immobili occupati è stata una misura contenute nella nuova Legge di Bilancio 2023 presentata qualche giorno fa.
La terza modifica importante ufficiale già prevista per l’Imu nel 2023 è l’esenzione dal pagamento dell’Imu per coniugi residenti in abitazioni diverse.
La norma prevedeva prima che l’esenzione dell’Imu valesse solo per una delle due abitazioni, mentre sull’altra si doveva pagare l’imposta, poi, una recente sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che se due coniugi hanno residenze separate nello stesso comune o in località diverse e si tratta di residenza effettive e non fittizie, allora spetta la doppia esenzione e non l’esenzione solo su una abitazione e pagamento Imu sull’altra.
E già da ora milioni gli italiani possono chiedere rimborsi per pagamenti Imu effettuati negli ultimi cinque anni e la domanda per ottenere il rimborso del pagamento Imu si può presentare al proprio Comune di residenza.