Imu e Tasi: seconda rata dicembre calcolo prima casa, affitto, seconda casa e nuove regole 2016, chi deve ancora pagare o esenti

di Marianna Quatraro pubblicato il
Imu e Tasi: seconda rata dicembre calcol

Regole e pagamenti saldi di Imu e Tasi 2015 e novità per la tassazione sulla casa in vigore dal prossimo anno: differenze e cosa cambia

Proprietari e inquilini di immobili il prossimo 16 dicembre sono chiamati al versamento del saldo di Imu e Tasi 2015. Rispetto all’anno scorso, non cambiano regole e calcolo di pagamento degli acconti del mese prossimo, per cui la Tasi si pagherà ancora su tutti gli immobili: se, infatti, le prime case e pertinenze, come box, cantine, solai, sono esenti dal pagamento dell’Imu, che spetta esclusivamente ai proprietari, sono comunque soggette al pagamento della Tasi e pagano tutti gli immobili, prime case, seconde case, case di pregio e ville, immobili commerciali, uffici, negozi, capannoni, terreni.

La Tasi, poi, sempre a differenza dell’Imu deve essere ancora versata sia dai proprietari di prime case, seconde case e immobili commerciali, sia dagli inquilini di case in affitto, che dovranno però versare solo una percentuale dell’importo totale compresa tra il 10 e il 30%. A stabilire la percentuale di pagamento così come le singole aliquote delle diverse tasse sulla casa sono sempre i singoli Comuni, per cui prima di procedere al pagamento, sarebbe bene ricontrollare le delibere del proprio Comune di residenza, anche in considerazione del fatto che rispetto all’acconto potrebbero essere cambiate le aliquote nei comuni che lo scorso giugno non avevano ancora deliberato quelle nuove per il 2015 e hanno calcolato le prime rate sulle vecchia aliquote 2014.

Il 16 dicembre si paga anche il saldo Imu dovuto su tutti gli immobili, seconde case, immobili commerciali, uffici, negozi, capannoni, aziende, ma anche su prime case di lusso e di pregio, castelli, ville e palazzi. Pagano ancora per quest’anno a dicembre l’Imu anche i terreni agricoli, ad esclusione di quelli situati in Comuni montani secondo la classificazione Istat, che li divide in montani, parzialmente (per cui sono previste esenzioni particolari) e non montani (che devono pagare regolarmente).  Sia per l'Imu che per la Tasi, il calcolo parte dalla rendita catastale, da rivalutare del 5% e per cui dovrà essere moltiplicato il coefficiente dell'immobile per cui si deve pagare.

Al risultato ottenuto bisogna poi applicare le aliquote stabilite dal proprio Comune di residenza, sia per di Imu che della Tasi, e dovranno essere poi sottratte eventuali detrazioni. Nulla cambia nemmeno per quanto riguarda le modalità di pagamento che potrà essere effettuato anche a dicembre sia con modello F24 che con bollettino postale. Se, dunque, per il saldo di dicembre quasi nulla cambia rispetto all’anno scorso, decisamente diverse saranno le regole per Imu e Tasi dal 2016, in base a quanto previsto dalle novità contenute nella Manovra 2016.

Innanzitutto dall’anno prossimo sarà nuovamente cancellata l’Imu sui terreni agricoli, indipendentemente dalla loro classificazione Istat tra Comuni montani, non montani e parzialmente montani. L’Imu sarà cancellata anche per gli imbullonati. Previsto poi uno sconto Imu del 25% per i proprietari di una seconda abitazione che scelgono di metterla in affitto a canone concordato.

Dal prossimo anno sarà inoltre cancellata la Tasi sulle prime case e per gli inquilini di case in affitto purchè non siano già proprietari di prime case; sarà abolita la Tasi anche per le case date in comodato d'uso ai figli o cedute all'ex coniuge, agevolazione che però varrà per un solo immobile. Saranno inoltre previsti esoneri generali per Imu e Tasi in riferimento a immobili pubblici; immobili degli enti non commerciali; e fabbricati ad uso culturale e religioso. Del tutto esenti dall’Imu ma sottoposti alla Tasi, invece, i rifugi alpini non custoditi e i bivacchi.