In quali casi l'assegno di mantenimento viene pagato direttamente dallo Stato se non lo fa marito

di Chiara Compagnucci pubblicato il
In quali casi l'assegno di mantenimento

Il fondo di solidarietà è destinato ai coniugi separati che non ricevono il pagamento dell'assegno periodico dovuto dal coniuge obbligato a farlo dal primo gennaio 2016 in poi.

Nel caso in cui il coniuge obbligato non rispetti il pagamento dell'assegno di mantenimento sono disponibili diverse azioni legali per costringerlo all'adempimento. Ma esiste anche un fondo di solidarietà per il coniuge che si trova in condizioni di grave bisogno economico, dimostrabile attraverso un valore Isee molto basso, inferiore alla soglia richiesta per accedere ad altre forme assistenziali che dovrebbe garantire il pagamento del mantenimento da parte dello Stato.

Questa iniziativa si è dimostrata molto efficace, soprattutto per le donne svantaggiate e prive di mezzi, che hanno potuto beneficiare di un importante e necessario sostegno finanziario. Vediamo meglio:

  • A chi spetta l'assegno di mantenimento pagato dallo Stato
  • Assegno di mantenimento pagato dallo Stato, a quanto ammonta

A chi spetta l'assegno di mantenimento pagato dallo Stato

Il fondo di solidarietà è destinato ai coniugi separati che non ricevono il pagamento dell'assegno periodico dovuto dal coniuge obbligato a farlo dal primo gennaio 2016 in poi. Per poter accedere a questo fondo, il coniuge richiedente deve dimostrare di trovarsi in uno stato di effettivo bisogno economico, con un valore Isee inferiore a 3.000 euro e assenza di redditi.

Il sostegno del fondo viene erogato solo ai coniugi separati con figli minori o maggiorenni disabili, mentre sono esclusi i coniugi separati senza figli e con figli maggiorenni non disabili. Il fondo di solidarietà per il coniuge è previsto solo nella fase della separazione coniugale e non in quella del divorzio.

I beneficiari del fondo di solidarietà per il coniuge ricevono direttamente dallo Stato l'importo dell'assegno di mantenimento loro spettante, stabilito dal giudice della separazione. Successivamente, il Ministero della Giustizia può rivalersi sul coniuge obbligato ai pagamenti per recuperare le somme erogate. In sostanza, lo Stato anticipa il pagamento dell'assegno di mantenimento al coniuge bisognoso, con azioni di recupero successivo del dovuto.

Assegno di mantenimento pagato dallo Stato, a quanto ammonta

Il fondo di solidarietà per il coniuge viene erogato solo ai coniugi separati con figli minori o maggiorenni se disabili. Non sono inclusi nel beneficio i coniugi separati senza figli, i coniugi separati con figli maggiorenni non disabili e i coniugi divorziati. La misura è prevista solo per la fase della separazione coniugale e non per quella successiva del divorzio. Il mantenimento è comunque dovuto sulla base di diversi presupposti, nella forma dell'assegno divorzile.

L'importo erogato dal fondo di solidarietà per il coniuge non può superare l'importo dell'assegno di mantenimento stabilito dal giudice nella sentenza di separazione giudiziale o nel provvedimento di omologa della separazione consensuale. In ogni caso, l'importo massimo mensile erogato dal fondo di solidarietà per il coniuge non può superare l'importo massimo mensile dell'assegno sociale, che per il 2023 è pari a 503,27 euro per 13 mensilità.

Il fondo di solidarietà per il coniuge può essere attivato anche nei casi di inadempimento parziale all'obbligo di versamento periodico. Ad esempio, se un coniuge obbligato a versare 150 euro al mese di mantenimento ne versa solo 50, l'altro coniuge può richiedere l'intervento del fondo per ottenere i restanti 100 euro.

La richiesta per accedere al fondo di solidarietà per il coniuge deve essere presentata attraverso un ricorso al tribunale competente ovvero quello che ha emesso la sentenza di separazione coniugale. Ma non tutti i tribunali italiani sono autorizzati ad accogliere tale richiesta. Solo i tribunali che avevano avviato la sperimentazione sono abilitati a gestire tale procedura. Per presentare la richiesta è necessario compilare un apposito modello di domanda disponibile sul sito web del Ministero della Giustizia, alla pagina dedicata al Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno.