Irpef addizionale che aumenta nel 2023 con eccezioni di diversi Comuni in cui non si pagherà proprio: quali sono
In quali città non si paga l'Irpef addizionale, mentre in quali altri è aumentato e di quanto nel 2023? Nel 2023, l’Irpef locale, regionale ma anche comunale, può cambiare. E’ stata, infatti, prevista per i Comuni la possibilità di aumentare l’Irpef locale nel caso di un deficit procapite superiore a 500 euro, mentre per Comuni con un debito procapite superiore a 1.000 euro si potrà scegliere se aumentare l’Irpef locale o sostituire l’aumento delle tasse locali con una nuova tassa locale da applicare a chi si imbarca in porti o aeroporti.
Stesso discorso vale per le Regioni: ognuna avrà piena libertà di stabilire le aliquote di pagamento dell’Irpef locale con possibilità di aumenti o anche ribassi. Molte regioni e Comuni hanno già rivisto le aliquote Irpef locali. Vediamo di seguito come.
Dal primo gennaio 2023 l'addizionale Irpef del Comune di Napoli è aumentata dello 0,1% per tutti ma è stata stabilita l’esenzione da tale pagamento per tutti i contribuenti con redditi fino 12mila euro.
E’ stato, inoltre, già approvato anche un ulteriore aumento di un altro 0,1%, previsto a partire dal primo gennaio 2024. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha precisato che si tratta di aumenti necessari per risanare il bilancio del Comune.
Anche la Lombardia ha già rivisto le aliquote Irpef per il 2023 ma solo per i redditi sopra i 75 mila euro, interessando pertanto solo coloro che percepiscono redditi più alti.
I nuovi scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono diventate le seguenti:
Tra gli altri Comuni in Italia dove non si paga l’addizionale Irpef nel 2023, ci sono ben diversi Comuni in Lombardia, Piemonte, Sardegna, Trentino Alto Adige, insieme a Bolzano e Gorizia e diversi comuni molto turistici come Riccione, Bellagio (Co), Camogli (Ge), Vipiteno, Golfo Aranci (Ss), Gressoney Saint Jean (Ao), Orta San Giulio (No), Portovenere (Sp), San Gimignano (Si), Alluvioni Piovera (Al).