Modifiche all’Irpef locale da singoli Comuni: cosa può cambiare con riforma fiscale 2023 per addizionali locali
Per effetto della riforma delle tasse 2022, tra revisione delle aliquote Irpef e nuove detrazioni, sia per redditi da lavoro e sia per redditi da pensione, sono leggermente cresciuti gli importi degli stipendi dei lavoratori italiani ma si tratta di aumenti che, nonostante anche il bonus da 200 euro sia per lavoratori che per pensionati, sono destinati a durare poco e forze anche tornare a ridursi all’indomani delle ultime novità possibili della prossima riforma fiscale.
Sembra, infatti, si stiano preparando ad arrivare importanti modifiche per l’Irpef locale comunale con la riforma fiscale 2023 del Governo Draghi. L’addizionale locale Irpef è un’imposta locale, che si aggiunge a quella sul reddito delle persone fisiche, e si calcola applicando l’aliquota al reddito complessivo imponibile, al netto degli oneri deducibili e l’aliquota stessa non è uguale per tutte le regioni italiane ma varia da regione a regione e anche in base alla fascia di reddito del contribuente e, per legge, può oscillare da un minimo dell’1,23% ad un massimo del 3,33%. Vediamo di seguito cosa potrebbe cambiare.
Sembra, infatti, che il governo Draghi sia intenzionato a portare avanti una revisione delle addizionali comunali e regionali dell’Irpef, dando ai singoli Comuni in difficoltà la possibilità di aumentare le addizionali per i propri cittadini.
In particolare, il governo ha spiegato che per risanare i deficit dei Comuni italiani in difficoltà, sarà permesso ancora agli stessi Comuni capoluoghi di provincia di aumentare l’Irpef locale, nel caso di un deficit procapite superiore a 500 euro.
Nel caso, invece, di Comuni con un debito procapite superiore a 1.000 euro si potrà o optare per l’aumento dell’Irpef locale o sostituire l’aumento introducendo una nuova tassa di due euro da applicare a chi si imbarca in porti o aeroporti.
Gli aumenti di Irpef locale e comunale che si discutono nell’ambito della riforma fiscale 2023 sono, in realtà, già partiti quest’anno, proprio in questo mesi.
In alcune regioni sono state, infatti, già modificate le aliquote di pagamento Irpef delle tasse regionali, con aumenti anche importanti, in altre regioni nulla, invece, è ancora stato toccato. Per fare un esempio, la regione Lombardia ha rivisto le aliquote Irpef solo per i redditi sopra i 75 mila euro, per cui gli scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono diventate le seguenti: