Come potrebbe ancora cambiare l’Irpef per la tassazione il prossimo anno dopo riforma delle tasse già attuata quest’anno 2022
Come cambieranno le fasce Irpef e le relative tasse nel 2023? Si preparano, probabilmente, a cambiare ancora le aliquote Irpef di pagamento delle tasse in base ai diversi scaglioni di reddito percepiti dai contribuenti dopo le modifiche già attuate dall’ormai ex governo Draghi. Vediamo allora come dovrebbero cambiare le fasce Irpef nel 2023.
La riforma delle tasse 2022 ha rivisto le aliquote Irpef sui redditi, che sono passate da cinque a quattro. In particolare, le cinque aliquote Irpef in base ai diversi scaglioni di reddito erano le seguenti:
Secondo quanto riportano le ultime notizie, l’Irpef potrebbe ancora cambiare nel 2023 con tre nuove aliquote per relative fasce di reddito e pagamento delle rispettive tasse. In particolare, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che l’intenzione del governo è quello di riordinare le aliquote Irpef per arrivare ad un sistema di tassazione flat basato sulla progressività con detrazioni e deduzioni.
Al momento, però, non si sanno con certezza e ufficialmente quali potranno essere le tre nuove aliquote Irpef sulle quali calcolare le tasse da pagare e in base a quali scaglioni di reddito definirle. Qualcuno ipotizza potrebbero essere del 23, 27 e 43, ma in merito il viceministro dell’Economia ha spiegato che tutto è ancora in discussione.
L’ulteriore riforma delle aliquote Irpef sarebbe solo un’altra novità fiscale che si aggiungerebbe a misure già definite soprattutto di revisione per le Partite Iva, sia ordinarie che agevolate, da introduzione della flat tax incrementale al 15%, sistema di tassazione incrementale sull’aumento di redditi conseguito in un anno rispetto ai tre precedenti, valido per regimi ordinari con una franchigia del 5% ed entro il tetto dei 40mila euro, ad aumento della soglia reddituale per rientrare nel regime forfettario agevolato.
Con la nuova Manovra Finanziaria, il governo Meloni ha, infatti, aumentato da 65mila a 85mila euro la soglia del reddito annuo possibile per restare nel regime agevolato.