Al via la possibilità di fare o rinnovare modello Isee per accesso a bonus, aiuti e prestazioni agevolate: come e dove farlo e documenti necessari
Quali sono le istruzioni aggiornate per chi deve fare Isee 2023 la prima volta o aggiornarlo e dove e come conviene farlo? Ci si prepara all’appuntamento con l’Isee, Indicatore della Situazione economica equivalente, che deve essere fatto da cittadini e famiglie che desiderano accedere a bonus, aiuti o particolari prestazioni agevolate e che deve essere presentato ogni anno. Vediamo di seguito come farlo.
Istruzioni aggiornate per chi deve fare Isee 2023 la prima volta o aggiornarlo
Dove e come conviene fare Isee 2023
Istruzioni aggiornate per chi deve fare Isee 2023 la prima volta o aggiornarlo
Sia nel caso in cui si debba fare l’Isee per la prima volta e sia nel caso in cui si debba semplicemente aggiornare il modello, bisogna per legge farlo a partire dal primo gennaio di ogni anno e avendo cura di avere tutta la documentazione necessaria per effettuarne il calcolo.
Per aggiornare o fare per la prima volta il modello Isee 2023 bisogna avere a disposizione la seguente documentazione:
codice fiscale e documento d’identità del richiedente Isee;
codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare ed eventualmente del coniuge non residente e del figlio a carico non residente;
contratto di affitto registrato nel caso in cui si sia in locazione;
ultima dichiarazione dei redditi con modello 730, modello Unico, o modelli Cud;
ultima bolletta di utenze intestate, di luce, gas, e acqua;
certificazioni o altri documenti che attestano eventuali compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche;
documenti relativi al valore del patrimonio mobiliare sia del richiedente Isee che del suo nucleo familiare, da conti depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, buoni fruttiferi, titoli di stato, a obbligazioni, azioni, Bot, Cct, fondi di investimento, altri prodotti di investimento, anche detenuti all’estero;
giacenza media annua riferita a conti correnti bancari o postali, conti depositi bancari e/o postali;
targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni;
lavoratori autonomi e società devono presentare il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato, cioè la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti;
certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero;
certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
nei casi di disabilità, certificazione della disabilità che riporti l’ente che ha rilasciato la stessa certificazione, con numero del documento e data del rilascio, ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture o per l’assistenza personale.
Il calcolo dell’Isee viene effettuato dall’Inps dopo la presentazione della Dsu, Dichiarazione sostitutiva unica, che riporta tutti i dati reddituali e patrimoniali del richiedente modello e relativi componenti del nucleo familiare.
Da quest’anno 2023 la Dsu sarà disponibile anche in modalità precompilata, ferma restando comunque la possibilità di presentare la Dsu nella modalità ordinaria, cartacea attraverso gli intermediari.
Per la nuova Dsu precompilata per chi deve aggiornare l’Isee, il dichiarante può accedervi attraverso un sistema di autenticazione o riportanto l’indicazione di elementi di riscontro da lui stessi forniti e riferiti ai componenti maggiorenni del nucleo familiare che lo hanno appositamente delegato.
Si può accedere alla Dsu precompilata nelle seguenti modalità:
credenziali dispositive rilasciate dall’Inps con le modalità indicate nella apposita sezione del sito internet dell’Istituto;
credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate con le modalità indicate nella apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia;
identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2 o superiore di cui all’articolo 64 del Codice dell’Amministrazione digitale;
CNS (Carta Nazionale dei servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0).
Possono accedere alla Dsu precompilata i cittadini o direttamente in modalità telematica o tramite Caf delegato e con le stesse modalità. I redditi da dichiarare nella Dsu per rinnovarla sono quelli riferiti al secondo anno solare precedente la presentazione della stessa Dichiarazione e anche per il patrimonio mobiliare immobiliare si fa riferimento a quello posseduto alla 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della Dsu.
Dove e come conviene fare Isee 2023
Il modello Isee 2023 si può fare, sia per la prima volta sia per il rinnovo, in diverse modalità e più precisamente o da soli in piena autonomia sul sito Inps o rivolgendosi a Caf o altri intermediari abilitati, come commercialisti.
Per compilare correttamente l'Isee online da soli sul sito Inps, bisogna seguire apposita procedura, partendo dalla eventuale modifica o correzione o completamento della Ds, inserendo per esempio dati mancanti, conti cointestati che non vengono direttamente inseriti, autodichiarando la composizione del nucleo familiare, indicando gli elementi di riscontro e la delega per ogni componente maggiorenne del nucleo familiare, insieme ai dati necessari per la garanzia alla riservatezza dei dati.
Completata la compilazione dell’Isee online, spetta all’Inps inviare all'Agenzia delle Entrate il modello compilato in modo da verificare relativi risconti ed effettuare i dovuti controlli e, in caso di esito positivo, rimandare i dati all'Inps per la precompilazione Isee. Fare l’Isee online sul sito Inps è del tutto gratuito ma per chi non ha dimestichezza con l’online potrebbe risultare lunga come operazione.
Per fare per la prima volta o per aggiornare l’Isee 2023 conviene sempre rivolgersi o Caf, o commercialisti a cui basta portare solo la documentazione per poi avere direttamente l’Isee fatto. In tali casi, è necessario fissare sempre un appuntamento per presentarsi con tutti i documenti necessari e dar incarico all’intermediario di occuparsi della pratica.
Per fare l’Isee presso Caf o commercialisti sono previsti costi, seppur irrisori. Prima in tutti i Caf l'assistenza per la compilazione e trasmissione del modello Isee è gratuita, ora invece si paga in base alla composizione del nucleo familiare e nelle seguenti misure:
prima fascia, da 1 a 2 componenti il nucleo familiare, 10,81 euro;
per la seconda fascia, da 3 a 5 soggetti, 14,33 euro;
per la terza fascia, oltre 5 soggetti, 17,35 euro.
Cambiano chiaramente le tariffe per fare l’Isee da un commercialista, considerando anche i costi della relativa parcella. Tuttavia, non è sempre detto che bisogni pagare per fare l’Isee presso Caf: ogni anno, infatti, vengono stanziate risorse in modo che caf e patronati possano ricevere il compenso dovuto direttamente dall’Inps senza quindi chiedere pertanto alcun pagamento al cittadino che richiedere l’Isee o il suo aggiornamento.