Isee 2023, controlli attuali INPS e Guardia di Finanza per il reddito di cittadinanza

di Marianna Quatraro pubblicato il
Isee 2023, controlli attuali INPS e Guar

Isee 2023, controlli attuali INPS e Guardia di Finanza per il reddito di cittadinanza

Controlli incrociati e capillari contro i furbetti del Fisco e non solo: con l’avvio del reddito di cittadinanza, il reddito Isee diventa ancor più fondamentale e per questo motivo sono già scattati controlli da parte di Inps e Guardia di Finanza alla ricerca di false dichiarazioni per riuscire ad ottenere il reddito di cittadinanza ma non solo. L’Isee, infatti, serve non solo per avere il reddito di cittadinanza ma per accedere anche a diversi altri benefici e altre agevolazioni fiscali.

Isee 2023: controlli al via

Considerando che manca circa un mese all’avvio della presentazione delle domande di richiesta del reddito di cittadinanza, Inps e Guardia di Finanza stanno già facendo partire i controlli per scoprire i furbetti pronti a ‘modifiche’ della loro vita pur di accedere al nuovo beneficio. Quando, infatti, un cittadino presenta il modello Isee all’Inps, i dati riportati vengono immagazzinati nei computer dello stesso Istituto che, a sua volta, invia ogni giorno all’Agenzia delle Entrate un flusso di codici fiscali dei soggetti richiedenti l’Isee, con il relativo patrimonio mobiliare dichiarato.

Queste dichiarazioni vengono verificate dall’Agenzia delle Entrate che le mette a confronto con le informazioni presenti nell’Anagrafe dei conti correnti, che contiene le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti bancari e/o postali, e nell’Anagrafe tributaria, che contiene tutte le notizie in merito a redditi percepiti di qualsiasi tipo, da quelli mobiliari, a quelli immobiliari, di lavoro autonomo, dipendente o professionale. E grazie all’incrocio dei dati si effettuano i controlli. Una volta ricevuti i risultati dei controlli, l’Inps procede al calcolo dell’Isee producendo la relativa attestazione.

Isee 2023 e primi risultati GdF

I controlli incrociati di Inps e Guardia di Finanza sull’Isee scattano a seguito dei primi dati resi noti qualche tempo fa dalla stessa Guardia di Finanza dopo diversi controlli da cui sarebbe emerso che dalle dichiarazioni risulterebbero ben sei finti poveri ogni dieci verifiche. Finti poveri che hanno falsificato l'Isee per agevolazioni fiscali e, stando a quanto riportano le ultime notizie, nella prima metà del 2023 le prestazioni sociali agevolate frutto di false dichiarazioni hanno sfiorato il 40%. L’attuale rete di controlli preventivi riunisce dati in possesso di Agenzia delle Entrate, Anagrafe tributaria (per la parte fiscale), Inps (per quella previdenziale e contributiva) e Comuni.