Chi controlla Isee e quali rischi
I controlli sulla correttezza delle informazioni inserite nell'Isee sono incrociati e coinvolgono Agenzia delle entrate, Inps e militari delle Fiamme gialle.
Le dichiarazioni Isee sono molto importanti e nello stesso tempo delicate in quanto sono quasi sempre delle autocertificazioni con cui si possono ottenere numerosi benefici fiscali. Ecco, dunque, l'importanza di come avvengono i controlli
L'importanza dell'Isee ovvero dell'Indicatore della situazione economica equivalente, in pratica il modulo di riferimento per accedere a prestazioni agevolate di diverso tipo, è cresciuto nel tempo. Lo sa bene l'Agenzia delle entrate che non a caso ha stretto i controlli con le nuove regole aggiornate alla ricerca di dichiarazioni false. Ovviamente c'è una distinzione di base tra l'inserimento di informazioni mendaci relative al possesso di redditi e proprietà e l'indicazione di errori involontari. Così da una parte può scattare il ritiro di tutte le agevolazioni indebitamente ricevute o il pagamento di una multa, dall'altra può bastare l'integrazione o la correzione della dichiarazione fornita. Se nel corso dei controlli si rilevano errori o imprecisioni che non costituiscano falsità, per esempio dati anagrafici con cifre di nascita invertite o indicazione dell'anno in corso invece dell'anno di nascita, i soggetti interessati sono invitati a rettificare le dichiarazioni in tempi certi.
Meglio allora stare attenti ed evitare di omettere informazioni nel modello Isee con la speranza di non essere scoperti. La macchina dei controlli messa in campo dall'amministrazione finanziaria è infatti piuttosto complessa e comprende l'Agenzia delle entrate, i militari delle Fiamme gialle e gli ispettori dell'Istituto nazionale della previdenza sociale. In questo modo i controlli sono incrociati sulla base delle informazioni in possesso dei vari enti, tra cui l'Anagrafe tributaria, e sfuggire da queste maglie diventa più complesso. Al setaccio viene passato un po' tutto, dalle proprietà ai conti correnti ovvero giacenze medie, saldi, assegni, bonifici e cassette di sicurezza eventuale in possesso. Le tempistiche sono chiare:
Si ricorda che è possibile presentare la dichiarazione in qualunque momento in occasione della richiesta di una prestazione sociale agevolata. Se non dovesse contenere i dati sulla situazione reddituale relativa all'anno solare precedente quello della presentazione della dichiarazione, può essere richiesto dagli enti erogatori un aggiornamento.
L'Indicatore della situazione economica equivalente è calcolato sulla base dei redditi, dei patrimoni e della composizione del nucleo familiare. In via generale, è identico per ciascun componente del nucleo familiare e per qualunque prestazione sociale agevolata richiesta. Tuttavia, poiché la legge consente agli enti erogatori qualche spazio di autonomia nella composizione del nucleo familiare, in alcuni casi può differire rispetto a quello standard, senza che comporti alcun onere aggiuntivo per il contribuente. L'ente che sceglie una diversa composizione del nucleo familiare può ricavare il nuovo nucleo solo all'interno di quello standard, in maniera tale che le informazioni per il calcolo dell'Indicatore della situazione economica siano tutte comprese nella dichiarazione sostitutiva unica. L'unica eccezione si ha per le prestazioni per il diritto allo studio universitario. Il nucleo familiare dello studente universitario può essere integrato con quello di chi è considerato sostenere l'onere di mantenimento.