La verità su prelievo automatico forzoso da conti correnti per multe e cartelle (e fine cartelle esattoriali)

di Marianna Quatraro pubblicato il
La verità su prelievo automatico forzoso

Come cambiano i controlli contro l’evasione fiscale e cosa sta davvero per succedere sui prelievi forzosi sui conti correnti: chiarimenti e spiegazioni

Qual è la verità sul prelievo forzoso su conti correnti per multe auto, evasione fiscale o pignoramenti in riforma fiscale? Non solo revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, modifiche per le ritenute di acconto, rateizzazione dei pagamenti degli acconti di novembre per i lavoratori autonomi, riordino delle detrazioni, superamento dell’Irap, detassazione di straordinari e tredicesime per i redditi più bassi ma anche nuovi controlli pronti ad essere definiti contro l’evasione fiscale e per pignoramenti: è stata approvata in via definitiva dalla Camera la nuova delega fiscale, per cui si attende ora relativo decreto attuativo (o singoli decreto) per cui il governo ha tempo al massimo due anni per definirlo.

  • Qual è la verità sul prelievo forzoso sui conti correnti in nuova riforma fiscale
  • Cosa è già cambiato per pignoramento dei conti correnti con nuova riforma al via

Qual è la verità sul prelievo forzoso sui conti correnti in nuova riforma fiscale

Il governo si prepara a intervenire sui conti correnti con la nuova riforma fiscale con sistemi di controllo potenziati sui conti dei singoli contribuenti che potrebbero essere soggetti a pignoramenti per capire se sussiste la possibilità di avviare realmente eventuali procedimenti di riscossione sugli stessi conti o risultano privi di disponibilità liquida per cui ogni azione di prelievo forzoso non andrebbe a buon fine e non servirebbe a recuperare soldi dei debiti contratti dal contribuente.

Si tratta di un nuovo sistema di controllo dei conti correnti che, da una parte, potrebbe agevolare i cittadini nel pagamento di eventuali debiti e, dall’altro, permetterebbe allo Stato di incassare soldi. L’obiettivo del governo è quello di velocizzare il procedimento di riscossione e di ridurne contestualmente i tempi, favorendo così il pagamento dei debiti.
 
Secondo quanto era stato annunciato dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, avrebbe dovuto trattarsi di un prelievo forzoso sui conti correnti con il governo che avrebbe potuto permettere all’Agenzia delle Entrate e ai soggetti istituzionali di accedere ai conti correnti dei contribuenti con per pignorarli e ripagare così debiti contratti per esempi per multe auto o evasione dal pagamento di alcune tasse.

In realtà nella nuova riforma fiscale non c’è alcun prelievo forzoso sui conti correnti ma si tratta solo di un nuovo sistema di controllo sugli stessi per verificare che ci siano soldi.

Anche il viceministro all'Economia Leo ha ben chiarito che non ci sarà alcun prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini ma solo un miglioramento dei controlli per un successivo avvio di una eventuale procedura di pignoramento dei rapporti finanziari.

Al momento, infatti, è già possibile pignorare i conti correnti, ma con il nuovo sistema di controllo si potrà sapere quando e su chi le attività di recupero si potranno avviare e potranno andare a buon fine.

Dunque, la verità è che non ci sarà un prelievo forzoso sui conti correnti per pignoramenti per multe auto o evasione fiscale, ma si potrà semplicemente capire se poter avviare un prelievo forzoso se il conto è in attivo, di quanto e come ma non senza preventiva comunicazione al soggetto interessato. 

Cosa è già cambiato per pignoramento dei conti correnti con nuova riforma al via

I pignoramenti sui conti correnti sono già cambiati dopo l’approvazione della riforma Cartabia che, come confermano le ultime notizie, ha modificato il processo esecutivo dei pignoramenti sui conti correnti ma anche su case e altri beni con il nuovo sistema di ricerca telematica di beni e crediti da pignorare. 

Il nuovo sistema di pignoramento sui conti correnti al via con la riforma Cartabia si basa sull’incrocio di tutti i dati in possesso delle diverse banche dati e permette agli ufficiali giudiziari di accedere alle banche dati dell’amministrazione finanziaria per cercare telematicamente i beni da pignorare, sia che si tratti di conti correnti e sia che si tratti di beni materiali.