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Quali sono le importanti modifiche alle pensioni già decise negli ultimi mesi: chi interessano e cosa prevedono
Quali sono le 4 importanti modifiche alle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità decise negli ultimi mesi? Mentre si parla ancora di possibili novità pensioni che, si auspica, possano rientrare nella prossima Manovra Finanziaria 2024, ma previa disponibilità di risorse economiche necessarie, sono già diverse le modifiche decise negli ultimi mesi per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità. Vediamo di seguito quali sono nel dettaglio.
La rivalutazione delle pensioni è stata, infatti, ricalcolata secondo le sei diverse nuove percentuali decise dal governo Meloni al posto delle precedenti tre e che sono le seguenti:
Per effetto della rivalutazione pensionistica, in ogni caso, gli aumenti delle pensioni sono stati calcolati in qualche decina di euro in più al mese, tra circa 50 e 150 euro.
Altra modifica approvata per le pensioni in questi ultimi mesi è stato certamente l’aumento delle pensioni minime che, però, deve ancora essere riconosciuto ai soggetti che ne hanno diritto. L’Inps, solo pochi giorni fa, ha chiarito che i pensionati interessati riceveranno gli aumenti delle pensioni minime dal prossimo luglio, e con i dovuti arretrati.
Gli aumenti attesi sono per le pensioni minime dagli attuali 563,74 a 572,20 euro, mentre per gli over 75, l'assegno aumenterà da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro.
Altra modifica importante alle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità decisa negli ultimi mesi è la proroga ulteriore fino al 2025 della possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipata fino a 5 anni con contratto di espansione.
La misura vale per lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti e che abbiano progetti di riorganizzazioni o ristrutturazioni aziendali e che vogliono agevolare l’esodo anticipato dei dipendenti più vicini alla pensione, per favorire, allo stesso tempo, assunzioni di nuovi giovani per far fronte alla disoccupazione giovanile.
La domanda per uscire prima con contratto di espansione per andare in pensione prima deve essere presentata all’Inps da parte dall’azienda previo accordo tra sindacati e Ministero del Lavoro sul piano di riorganizzazione aziendale ed esodo di lavoratori vicini alla pensione e conseguente assunzione di nuovi giovani.
La quarta modifica che interessa le pensioni riguarda soprattutto le pensioni di invalidità e la revisione degli importi previsti. Sono stati, infatti, rivisti gli importi 2023 negli ultimi mesi per l’invalidità civile.
In particolare, agli invalidi civili sono riconosciuti i seguenti importi per il 2023:
Nessuna modifica è stata, invece, prevista per le pensioni di reversibilità in questi ultimi mesi.