Le misure ufficiali e i provvedimenti intrapresi dal Governo nel Consiglio dei Ministri ieri lunedì 25 Settembre dal Governo Meloni e le attese per la Nadef e il successivo CDM di giovedì 28 Settembre
Cosa prevede il decreto o le singole leggi che sono state approvate ieri lunedì 25 Settembre e a seguire nel Cdm del 28 settembe e la Nadef (domani 27 Settembre) sempre questa settimana?
E’ stato approvato ieri in Consiglio dei Ministri il nuovo Decreto energia che contiene diverse misure e aiuti per famiglie e contribuenti. Dopo l’approvazione del Decreto energia ora si attende (probabilmente domani mercoledì 27 settembre) la presentazione della Nadef, Nota di aggiornamento al Def, che definirà le risorse disponibili per l’attuazione delle misure che potranno rientrare nella Manovra finanziaria 2028 e un nuovo Consiglio dei Ministri il 28 Settembre per discutere della Nadef ma anche per altri possibili provvedimenti.
Sempre riguardo a norme e leggi urgenti, altre importanti decisioni sono attese nel secondo CDM della settimana
A partire da novità per lo smart working, per cui il 30 settembre l’ulteriore proroga per soggetti fragili.
Se, infatti, per determinate categorie di lavoratori la legge garantisce ancora fino a fine mese il lavoro in smart working anche in assenza di accordi individuali stipulati per iscritto, dal prossimo primo ottobre, i lavoratori fragili sia del settore pubblico sia di quello privato potranno lavorare in smart working solo dopo aver stipulato accordi individuali con il datore nel rispetto dei piani dell’azienda o dell’amministrazione pubblica.
La possibilità di continuare a lavorare in smart working vale, invece, ancora fino al 31 dicembre per lavoratori del settore privato con almeno un figlio under 14 e a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività e che non vi sia un genitore non lavoratore, e per lavoratori dipendenti che, sulla base di valutazioni mediche, a causa di fattori come l’età, la gravità della patologia o l’immunodepressione a seguito di terapie oncologiche o salvavita, sono più esposti ai rischi di contagio da Covid.
Per il resto, le altre attese misure riguardanti il lavoro (di una sorta di secondo decreto Lavoro )è molto più probabile che rientrino nella Manovra Finanziaria e non prima.
Ma il secondo CDM dovrebbe approvare anche le misure del nuovo piano anti-inflazione annunciato dal governo e che dovrebbe scattare dal prossimo primo ottobre, per cui è da approvare urgentemente nel breve periodo, con misure per combattere il caro-vita e per abbassare i prezzi innanzitutto dei generi alimentari di prima necessità.
In particolare, dovrebbero rientrare nel piano anti-inflazione generi alimentari come pasta, pane, latte, uova, ecc; beni di prima necessità i prodotti per l’igiene, come assorbenti e tamponi, saponi, rasoi, fazzoletti, deodoranti; prodotti per bambini o per l’infanzia in generale, come pannolini e creme per bambini.
Saranno abbassati anche i prezzi di alcune medicine e prodotti per la cura, come nurofen per bambini, paracetamolo, antidolorifici e antinfiammatori, Ibuprofene, aspirina, probiotici, spray e sciroppi per la gola, creme per le ustioni, cerotti, garze sterili, guanti, termometri, pannolini per adulti, siringhe, antiacidi, antisettici.
Secondo alcuni, potrebbe rientrare nel nuovo piano anti-inflazione con decreto urgente entro fine settembre anche il rinnovato bonus affitti, per sostenere coloro che hanno difficoltà a pagare regolarmente i canoni di locazione decisamente aumentati in questi ultimi mesi.
Altra interessante e importante misura, infine, che potrebbe essere anticipata a prima della nuova Manovra Finanziaria è la nuova possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre, misura approvata nella delega fiscale di agosto.
In particolare, stando a quanto previsto, l'acconto di novembre di novembre si potrà pagare non più in un'unica soluzione ma in sei rate, da gennaio a giugno dell'anno successivo (che è quello a cui l'acconto si riferisce). La novità interessa lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di Partita Iva che potranno così tirare un sospiro di sollievo.
E’ attesa per il 27 settembre la presentazione della Nadef, nota di aggiornamento al Def, che aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def, sulla base di maggiori dati ed informazioni sull'andamento economia generale.
La Nadef riporta anche l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, anche alla luce delle eventuali osservazioni delle istituzioni Ue competenti in materia di finanze pubbliche degli Stati membri ed è proprio dalla presentazione della Nadef che si capirà se e quante risorse economiche sono effettivamente disponibili per l’attuazione di misure che il governo vorrebbe inserire nella nuova Manovra finanziaria per pensioni, stipendi, famiglia e non solo.
Stando a quanto riportano le anticipazioni, dati e informazioni che saranno presentate con la Nadef non saranno così positive come invece si sperava. Non emergono, infatti, buone anticipazioni sui soldi disponibili da usare per provvedimenti importanti da inserire nella prossima Manovra finanziaria e probabilmente si potranno fare solo interventi minimi rispetto a ciò che si vorrebbe, considerando che solo per la conferma dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale al 7% per tutto il prossimo anno servono 10 miliardi di euro, e la Manovra dovrebbe costarne in tutto 30, che però non sono disponibili.
Nel secondo trimestre dell’anno, il Pil ha registra un calo dello 0,4%, la produzione industriale 2023 rispetto al 2023 è calata dello 0,8% e sono calati anche gli investimenti dello 1,8%, mentre, dopo mesi di crescita, a luglio si è registrato un calo dell’ccupazione.
Se poi il Def prevedeva un disavanzo nel 2023 del 4,5% e del 3,7% nel 2024 e una crescita del Pil nel 2023 del 1% e del 1,5% nel 2024, le anticipazioni relative alla Nadef ipotizzano una crescita minore, dello 0,8% nel 2023 e dello 1% nel 2024. E questi numeri rappresentano un problema perché si traducono, praticamente, in minori soldi disponibili per la nuova Manovra finanziaria.