Le 8 novità molto importanti ma poco conosciute approvate in delega fiscale (mentre tutti parlano solo di Irpef)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le 8 novità molto importanti ma poco con

Quali sono le misure della nuova delega fiscale approvata che affiancano l’importante revisione delle aliquote Irpef per tasse sui redditi

Quali sono tutte le novità poco conosciute e citate in delega fiscale approvata ma molto importanti (mentre tutti parlano di Irpef)? E’ stata approvata la delega fiscale e si prospettano diverse novità per cittadini e contribuenti italiani e non solo relativamente alla revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, di cui tutti parlano e che si pone come misura principale della delega, ma anche con misure minori sia relativamente alle tasse, anche locali, sia relativamente a modifiche di detrazioni e deduzioni, sanzioni e pagamenti ma non solo. 

  • Nuove detrazioni e deduzioni in nuova riforma del Fisco 2023
  • Modifiche per tasse locali, Imu e Tari in nuova delega fiscale 
  • Nuove tasse per investimenti e conti correnti in delega fiscale 2023 approvata
  • Come cambiano i controlli fiscali con nuova delega fiscale approvata
  • Nuova sanatoria e contraddittorio in delega fiscale 2023
  • Concordato preventivo biennale in nuova delega fiscale cosa prevede
  • Le altre misure della nuova delega fiscale approvata 


Nuove detrazioni e deduzioni in nuova riforma del Fisco 2023

La nuova delega fiscale prevede modifiche per detrazioni e deduzioni, dopo che il governo ha più volte annunciato di voler riordinare bonus e detrazioni attualmente in vigore, soprattutto quelle al 19%, e i bonus cassa.

Al momento si ipotizza un nuovo sistema di detrazioni differenti in percentuali in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.
Così come le detrazioni potrebbero rientrare nella nuova riforma fiscale anche nuove deduzioni di costi direttamente in busta paga e sul cedolino di pensione che potrebbero riguardare, per esempio, spese mediche, o per trasporto, o per acquisti di ausili necessari, come girelli per sostenere per camminare, ecc.

Modifiche per tasse locali, Imu e Tari in nuova delega fiscale 

La delega fiscale approvata prevede l’attuazione del federalismo fiscale insieme a semplificazione degli adempimenti tributari e possibilità per le Regioni di varare leggi per l’accertamento esecutivo e le sanatorie, la razionalizzazione dei tributi regionali e la trasformazione di alcuni tributi istituiti con una legge dello Stato, in tributi previsti da leggi regionali.

Secondo quanto disposto, infatti, gli enti locali potranno avere una maggiore autonomia finanziaria e la possibilità di gestire in piena libertà le proprie finanze e imposte e ciò significa che regioni e Comuni potranno decidere autonomamente come e quanto far pagare le imposte locali.

L’Imu diventa, dunque, un’imposta regionale e non più di competenza statale, perché con il federalismo fiscale le imposte regionali, come l’Imu e la Tari sui rifiuti, saranno modulate su un nuovo sistema fiscale per comuni, province e città metropolitane. 

Nuove tasse, modifiche per investimenti e conti correnti in delega fiscale 2023 approvata

La nuova delega fiscale approvata prevede modifiche su tasse per investimenti a lungo termine. L’intenzione sarebbe quella di abbassare le tasse sugli investimenti a lungo termine, come conti deposito, btp a 5-10 anni, o fondi di investimento di almeno 5 anni, ecc, mentre non ci sarà alcuna novità fiscale né tassa applicata sui conti correnti. Non saranno previsti neppure, come da tanti temuto pignoramenti automatici sui conti correnti dei contribuenti. 

Piuttosto, per chi deciderà di dare il proprio consenso ad un addebito diretto sul proprio conto corrente per pagare cartelle e multe, o imposte come Tari, o Imu, ecc, da parte di Enti locali, come Comuni e regioni, ma anche di Agenzia delle Entrate, Inps e altri entri, potrebbe essere previsto uno sconto immediato fino al 30% sull'importo iniziale calcolato da pagare.

Cambierà, dunque, la tassazione solo sui prodotti finanziari come Btp, bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti. Nella nuova delega fiscale rientra anche la cancellazione del superbollo per le auto di grossa cilindrata con potenza superiore a 185 Kw. 

In tema di tasse, ci sarà inoltre la definizione di una tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività, nonché è previsto un graduale superamento dell'imposta regionale sulle attività produttive con priorità per le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l'esercizio in forma associata di arti e professioni.

Come cambiano i controlli fiscali con nuova delega fiscale approvata

Con l’approvazione della nuova delega fiscale cambiano anche i controlli anti evasione: si preparano, infatti, a partire nuovi controlli da parte dell’Agenzia Entrate con l’entrata in vigore del nuovo algoritmo che si basa sull’incrocio di diversi dati del contribuente.

Il nuovo algoritmo antievasione fiscale si basa, infatti, sull’interconnessione fra le banche dati dell’Anagrafe tributaria per definire, a livello centrale, specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione da rendere poi note alle strutture periferiche dell’Agenzia delle Entrate in modo da segnalare eventuali incongruenze così come ‘premiare’ i contribuenti più virtuosi. 

Con la delega fiscale, i nuovi controlli per combattere l’evasione fiscale verteranno su digitalizzazione dei dati, tra uso del Pos per pagamenti elettronici con carte di credito, bancomat e carte di debito, fatturazione elettronica, trasmissione telematica degli scontrini, in modo da individuare eventuali soggetti a rischio di evasione.

Per effettuare controlli più capillari, si punterà, inoltre, oltre che su piena utilizzazione dei dati, sul potenziamento dell’analisi del rischio e sulle soluzioni di intelligenza artificiale, sempre nel rispetto della tutela dei dati personali, in modo da mettere a disposizione del Fisco ogni dato fiscale inerente ad ogni contribuente. 

Nuova sanatoria e contraddittorio in delega fiscale 2023

La nuova delega fiscale prevede una nuova sanatoria fiscale per permettere, ancora una volta, ai contribuenti in debito con il Fisco di regolarizzare le proprie posizioni. La nuova sanatoria fiscale riguarda gli atti di contestazione delle sanzioni.

Via libera anche ad altre misure per contrastare l’evasione fiscale, a partire dal contraddittorio preventivo. Stando, infatti, a quanto stabilito, prima di emettere un accertamento, l’Agenzia delle Entrate deve passare per un contradditorio preventivo che aumenta il diritto di difesa di chi paga i tributi. 

Con il contraddittorio preventivo si potenzia il diritto alla difesa del contribuente, permettendo un maggiore ascolto alle ragioni dei paganti. Sono state definite modifiche anche per il legittimo affidamento, secondo cui i rapporti tra contribuenti e l’amministrazione finanziaria si devono basare sulla buona fede e sulla collaborazione, per cui non devono essere applicate sanzioni o interessi moratorio ai contribuenti se si rispettano le indicazioni riportate negli atti dell’amministrazione finanziaria o per alcuni comportamenti derivano da ritardi, omissioni o errori dell’amministrazione stessa.

Cosa cambia per pagamento sanzioni a rate con nuova delega fiscale approvata

Cambiano anche i sistemi di riscossione a rate con l’approvazione della nuova delega fiscale: stando, infatti, a quanto approvato, l’obiettivo posto dal governo è quello di raggiungere un graduale superamento del ruolo esattoriale e un accesso semplificato a pagamenti dovuti al Fisco da spalmare fino a 120 rate e anche le sanzioni saranno riviste, per esempio nel caso di omessi versamenti non reiterati, diventando più proporzionali rispetto a quanto contestato.

Concordato preventivo biennale in nuova delega fiscale cosa prevede

Con la nuova delega fiscale approvata viene introdotto il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi. Il concordato preventivo biennale permette di calcolare la base imponibile su cui pagare le tasse in misura fissa per due anni, per cui ogni contribuente potrà sapere quante tasse pagare nei successivi due anni anche se avrà guadagni superiori al previsto.

Secondo quanto stabilito, il nuovo concordato preventivo biennale potrà scattare per:

  • titolari di reddito di impresa, piccole e medie imprese, e lavoratori autonomi; 
  • professionisti con Partita Iva e con un fatturato non particolarmente alto; 
  • coloro che hanno buoni voti in ‘pagella’ fiscale, cioè chi ha un voto alto negli Isa, indicatori sintetici di affidabilità che hanno sostituito i vecchi studi di settore, di almeno 8 su 10.

Le altre misure della nuova delega fiscale approvata 

Diverse le altre misure contenute nella nuova delega fiscale approvata come:
  • nuova possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre;
  • riduzione della ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi;
  • possibilità di estendere il regime della cedolare secca per i redditi dei fabbricati anche alle locazioni di immobili adibiti a uso diverso da quello abitativo dove il conduttore sia un esercente, un'attività d'impresa, arte o una professione; 
  • previsione di un regime opzionale di tassazione dei redditi d'impresa per aziende in contabilità ordinaria;
  • possibilità per il contribuente, per ampliare le forme di pagamento dei tributi, di usare Rid, rapporto interbancario diretto (Rid), come strumento di pagamento elettronico.