Le importanti modifiche su detrazioni e bonus per animali domestici con riforma Fisco

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Le importanti modifiche su detrazioni e

come cambiano detrazioni animali domestici

Cambiano le detrazioni per spese veterinarie di cani, gatti e altri animali domestici con nuova riforma del fisco: come funzionano ora e come potrebbero essere modificate

Come cambiano detrazioni e bonus per animali domestici con riforma Fisco? La riforma del Fisco pronta ad essere presentata prevede, tra le misure annunciate di revisione dell’Irpef, modifiche di Iva, Irap e Ires, anche novità per quanto riguarda detrazioni e agevolazioni attualmente disponibili.

A cambiare dovrebbero essere tutte le detrazioni oggi al 19% (si parla di circa 600 voci) ad eccezione di detrazioni per spese mediche, spese per l’istruzione dei figli e per gli interessi passivi sui mutui. Pronta, dunque, a cambiare anche le detrazioni per spese per animali. Vediamo come.

  • Quali sono detrazioni e bonus per animali domestici oggi in vigore
  • Come cambiano detrazioni e bonus per animali domestici con riforma Fisco 

Quali sono detrazioni e bonus per animali domestici oggi in vigore

Le detrazioni per spese per animali domestici si preparano a cambiare: oggi chi sostiene spese veterinarie per il proprio animale domestico può usufruire della detrazione al 19% su un importo massimo di spesa di 550 euro per una franchigia di 129,11 euro. Ciò significa che i proprietari di animali domestici possono recuperare circa 80 euro all’anno.

Si possono detrarre anche le spese per l’acquisto di farmaci ad uso veterinario, con o senza obbligo di ricetta, nelle farmacie nelle parafarmacie, mentre non si possono già detrarre spese per l’acquisto di mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, perché non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare.

Chi ha animali può anche detrarre le spese per l’acquisto di cani guida e in tal caso la detrazione spetta per l’intero importo del costo sostenuto ma con riferimento all’acquisto di un solo cane e una sola volta in un periodo di quattro anni, a meno che non si verifichi la perdita dell’animale. 

In tal caso la detrazione può essere ripartita in quattro rate annuali di pari importo, indicando nell’apposita casella del rigo il numero corrispondente alla rata di cui si vuole fruire e l’intero importo della spesa sostenuta e l’importo deve essere indicato nel rigo E5 riportando le spese indicate nella sezione ‘Oneri detraibili’.

Precisiamo che per poter usufruire quest’anno 2023 delle detrazioni per spese veterinarie bisogna dimostrare di essere il legittimo proprietario dell’animale e non basta la semplice fattura come dimostrazione ma serve, per esempio, provare il legittimo possesso dell’animale per esempio con iscrizione all’anagrafe canina, dunque dotarlo di microchip, mentre se si ha un gatto si può chiedere al proprio veterinario il rilascio del pet passport con tutti i dati identificativi dell’animale. 

Come cambiano detrazioni e bonus per animali domestici con riforma Fisco 

Le detrazioni appena riportate per chi ha animali domestici si preparano a cambiare con la nuova riforma del Fisco che prevede un riordino di detrazioni e bonus.

Non è, però, ancora certo e ufficiale come saranno rimodulate le detrazioni, se accorpate in un’unica misura per singola voce, come fatto per esempio con l’assegno unico per i figli che ha accorpato tutte le misure prima in vigore per famiglie con figli, o se saranno definite detrazioni forfettizzate in base ai redditi.

E’ stato ipotizzato uno schema di detrazioni possibili, in percentuali diverse e per differenti fasce di reddito che sono:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.