Quali sono tutte le misure e le nuove anticipazioni delle misure della nuova delega fiscale: ecco cosa si potrà forse fare subito
Quali sono tutte le nuove anticipazioni trapelate finora su delega fiscale e cosa verrà fatto subito entro Dicembre? La delega fiscale è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2023 e delega il governo ad adottare, entro 2 anni dall'entrata in vigore della stessa legge, uno o più decreti legislativi per la revisione del sistema fiscale e tributario.
Le nuove anticipazioni sulla delega fiscale
Quali misure della delega fiscale saranno fatte subito entro Dicembre
Le nuove anticipazioni sulla delega fiscale
La delega fiscale prevede diverse misure di cui poco si parla a fronte della tanto attesa revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi che, come ormai ben noto, il governo Meloni vuole ridurre, portandole da quattro a tre, ma anche nuove anticipazioni.
Ma le nuove anticipazioni sulla delega fiscale parlano sia delle ulteriori misure, poco discusse, contenute nel provvedimento, e sia della possibilità di anticipare alcune misure già nella Manovra Finanziaria 2024. Tra le misure anticipate e ancora poco note della delega fiscale, spiccano le seguenti:
nuove detrazioni e deduzioni, con revisione delle percentuali in base a diversi scaglioni di reddito;
modifiche per tasse locali, come Imu e Tari;
revisione delle disposizioni per accise e altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi;
nuovi controlli fiscali, più capillari e approfonditi per dare ai cittadini possibilità di ravvedimento spontaneo senza dover arrivare a pignoramenti;
possibilità di concordato preventivo biennale, novità che permette di calcolare la base imponibile su cui pagare le tasse in misura fissa per due anni, per cui ogni contribuente potrà sapere quante tasse pagare nei successivi due anni anche se avrà guadagni superiori al previsto.
rateizzazione dell’acconto delle tasse di novembre;
riduzione della ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi;
revisione dell'imposta sul valore aggiunto, Iva;
graduale superamento dell'Irap;
estensione della cedolare secca per i redditi dei fabbricati anche alle locazioni di immobili adibiti a uso diverso da quello abitativo dove il conduttore sia un esercente, un'attività d'impresa, arte o una professione;
nuovo regime opzionale di tassazione dei redditi d'impresa per aziende in contabilità ordinaria;
riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici.
Le ultimissime anticipazioni relative alle nuove misure della delega fiscale riguardano innanzitutto la nuova tassazione che dovrebbe interessare gli investimenti di lungo termine, come Bot, Btp, azioni, obbligazioni, ecc, che l’ex premier Draghi aveva già annunciato di voler rivedere. L’intenzione sarebbe quella di abbassare le tasse su tali tipologie di investimenti, mentre non ci sarà alcuna novità fiscale né tassa applicata sui conti correnti.
Dovrebbe, dunque, cambiare la tassazione solo sui prodotti finanziari come Btp, bot, obbligazioni, azioni, fondi e investimenti e sarebbe stata confermata, secondo le ultime anticipazioni, anche la cancellazione del superbollo per le auto di grossa cilindrata con potenza superiore a 185 Kw.
Nuove anticipazioni sulle misure della delega fiscale riguardano poi il riordino bonus fiscali e detrazioni, che potrebbe rappresentare il primo passaggio verso l’introduzione, come annunciato dal viceministro dell’Economia Leo, del quoziente familiare che potrebbe avviarsi a sostituire l’Isee, e la possibilità di nuovo riconoscimento dei bonus come deduzioni direttamente in busta paga, per esempio relativamente ai costi per l’affitto.
Importanti ulteriori anticipazioni della delega fiscale riguardano i nuovi 4 schemi di revisione delle aliquote Irpef con tre scaglioni di reddito.
Tra le prime ipotesi di revisione dell’Irpef, c’è quella che prevede le seguenti nuove aliquote:
del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questo schema di revisione Irpef agevolerebbe i redditi più medio-bassi tra 15mila e 28mila euro per cui l’aliquota Irpef si ridurrebbe dal 25 al 23% mentre resterebbe invariata l’aliquota al 23% per chi percepisce redditi ancor più bassi, che, secondo molti, dovrebbe essere invece la prima ad essere modificata.
Altra ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo prevede le seguenti aliquote:
del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, chi ha redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui sarebbe decisamente avvantaggiato, considerando che l’aliquota Irpef si ridurrebbe di ben 8 punti percentuali scendendo dal 35% al 27%, mentre sarebbero paradossalmente penalizzati coloro che percepiscono redditi più bassi sui circa 25mila euro.
Altra ipotesi di revisione Irpef prevederebbe le seguenti aliquote:
aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro;
aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Infine, ultima ipotesi di revisione Irpef potrebbe prevedere le seguenti tre nuove aliquote Irpef:
al 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
al 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
al 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro, non cambierebbe nulla perchè resterebbe ancora l’aliquota al 23%, ma si ridurrebbe, paradossalmente, la tassazione per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro, mentre perderebbero coloro che percepiscono redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%.
Quali misure della delega fiscale saranno fatte subito entro Dicembre
Secondo le recenti anticipazioni, le prime misure della delega fiscale che potrebbero essere fatte subito, entro dicembre, in Manovra Finanziaria 2024, c’è certamente un inizio di revisione dell’Irpef. A dicembre potrebbe esserci, infatti, una prima revisione delle aliquote Irpef che, però, potrebbe interessare solo i redditi più bassi.
Una delle importanti novità della nuova delega fiscale che potrebbe già arrivare entro dicembre e rientrare nella Manovra Finanziaria 2024 è l’estensione della no tax area, cioè della soglia di reddito al di sotto della quale non si deve pagare alcuna tassa, che dovrebbe essere equiparata tra pensionati e lavoratori dipendenti e portata a 8.500 euro.
La no tax area attualmente è diversa per pensionati e lavoratori, per cui per i primi è fissata a 8.500 euro e per i secondi è fissata a 8.174 euro.
Misure della delega fiscale che potrebbero arrivare già a dicembre, inserite nella nuova Manovra, potrebbero interessare anche la famiglia, dalla nuova detassazione Ires per le aziende che assumono donne con tre figli, al nuovo quoziente familiare.