Quali sono le multe e cartelle che non potranno essere condonate o che si potranno pagare meno pur con requisiti previsti: i chiarimenti di questo aspetto della pace fiscale 2023
Quali sono le numerose multe e cartelle che pur avendo alcuni requisiti non rientrano nella pace fiscale 2023? La nuova tregua fiscale annunciata dal governo Meloni ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti i contribuenti con debiti con il Fisco. Ed effettivamente si tratta di un piano di condono e cancellazione di debiti che agevolerà milioni di italiani che non hanno pagato multe e imposte. Vediamo, però, quali sono le condizioni per poter rientrare nella pace fiscale 2023 e chi non potrà usufruirne.
Precisiamo, inoltre, che l’importo dei mille euro di debito che si potrà condonare riguarda ogni singola voce di un debito non pagato, cioè una imposta, una multa, ecc e non l’importo complessivo che il contribuente deve al Fisco.
Per esempio, se si ha un debito totale con il Fisco di 1.300 euro, di cui 600 euro di mancato pagamento Imu di casa e 400 euro per mancato pagamento di multe e 300 euro per mancato pagamento della Tari sui rifiuti, il condono scatterà per l’intero importo dei 1.300 euro, perché ogni singola voce di debito non supera i mille euro.
Passando ai debiti di importo superiore ai mille euro ma entro i 3mila euro, è prevista una riduzione non del pagamento della multa ricevuta ma delle sanzioni accessorie. La nuova rottamazione 2023 prevede, infatti, l’obbligo di pagamento totale della quota capitale dovuta per la multa o sanzione ricevuta, ma senza alcun calcolo di interessi, interessi di mora, somme dovute a titolo di aggio o altre eventuali, e con possibilità di scegliere se pagare in un’unica soluzione o a rate.
Nel caso di cartelle e multe di importo superiore ai mille euro, il periodo di tempo da considerare è fino al 2022, per cui vale anche per le cartelle ricevute dopo il 2015 ma se di importo fino a 3mila euro.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, diverse cartelle e multe, pur avendo i requisiti, non rientreranno probabilmente nella nuova pace fiscale 2023. E il motivo è presto spiegato: non tutte le cartelle e multe entro i mille euro potranno essere automaticamente cancellate perché, pur rientrando il debito nell’importo dei mille euro e compreso nell’arco temporale indicato, la cancellazione potrebbe dipendere dal valore Isee dei debitori.
E’ questa una nuova ipotesi di cui si discute e ciò significa che chi ha un Isee basso e debiti con il Fisco entro i mille euro, allora vedrà cancellato il proprio debito, mentre chi ha un Isee alto, pur avendo un debito con il Fisco entro i mille euro, dovrà comunque pagare.
Ma non è tutto: per il condono totale delle multe entro i mille euro, potranno essere chiamati in singoli comuni a decidere per cancellazione automatica. Stesso discorso potrebbe valere per la rottamazione di cartelle e multe di importo superiore ai mille euro: pur avendo i requisiti tali da poter usufruire delle riduzioni di pagamento previste, alcune cartelle e multe potrebbero essere escluse dalla pace fiscale 2023 anche in tal caso per il proprio valore Isee.
Dunque, cartelle e multe che, pur avendo i requisiti, potrebbero essere escluse dalla pace fiscale di 2023 saranno molto probabilmente quelle ricevute da chi ha un valore Isee alto tanto da poter pagare regolarmente l’importo intero, più relative sanzioni e interessi calcolati.