Tutti parlano delle revisioni dell'Irpef e dei relativi scaglioni ma non c'è solo questa misura importane nella delega fiscale.
Quali sono le tante e importanti novità della delega fiscale approvata dal Governo Meloni? Mentre tutti parlano di Irpef e delle modifica degli scaglioni, la delega fiscale e la relativa riforma del fisco contengono davvero tante novità sotto numerosi aspetti, tanto che si può parlare davvero di una vera e propria rivoluzione fiscale. (e modifiche che vanno avanti con la relazione tecnica su ognuno degli argomenti che sarà presentata proprio oggi mercoledì 20 settembre)
Certamente occorrerà vedere quello che poi si farà nella realtà, perchè non bisogna dimenticare che la delega fiscale non è assolutamente una legge o un decreto leggere ma è un mandato, con una serie di punti e riforme da affrontare, che il Parlamento ha conferito al Governo Meloni che avrà 2 anni al massimo di tempo per realizzarli con un unico grande decreto fiscale o , come appare più probabile, una serie di leggi e decreti dedicati ai singoli temi
Vediamo quali, sono, quindi tutte le novità, inclusa ovviamente l'Irpef, ma non solo che stanno avanzando:
Altra ipotesi di revisione Irpef possibile prevede le seguenti aliquote:
Ulteriore ipotesi di revisione Irpef potrebbe prevedere le seguenti nuove aliquote:
Infine, ultima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
Insieme alla revisione delle aliquote Irpef, con la riforma fiscale si preparano a cambiare anche detrazioni. Per il riordino delle detrazioni si pensa ad uno schema di diverse percentuali di detrazioni in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:
Così come le detrazioni, con la nuova riforma fiscale potrebbero cambiare anche le deduzioni e non solo per lavoratori dipendenti ma anche per pensionati. Le deduzioni permettono, infatti, di avere una base imponibile ridotta rispetto al reddito complessivo e pagare dunque meno tasse Irpef.
Riducendo, infatti, l’imponibile ai fini fiscali, il reddito si abbassa e si abbassano anche le tasse da pagare. Potrebbero, dunque, essere definiti nuovi costi da portare direttamente in deduzioni su stipendi e importi di pensione. Per i lavoratori dipendenti le nuove deduzioni potrebbero interessare costi direttamente legati e lavoro e relativa prestazione, per esempio spese sostenute per trasporto pubblico per recarsi a lavoro, costi legati a spostamenti in auto o per l’acquisto di strumenti per lavorare, come pc, ecc.
Per le pensioni, le nuove deduzioni della riforma fiscale potrebbero interessare determinati trattamenti pensionistici o pensioni percepite da chi ha problemi particolari. Potrebbero, per esempio, esserci deduzioni di spese mediche, o per trasporto, o spese per ausili, come girelli per camminare o sedie a rotelle, ecc.
Diverse novità sono previste nella nuova riforma fiscale per vari bonus in vigore: si parla, infatti, di nuovi incentivi per le imprese sotto forma di superammortamento per le nuove assunzioni ma anche della conferma delle agevolazioni disponibili per i giovani under 30 per sostenerne l’ingresso nel mondo del lavoro.
E’ possibile che proprio nella nuova riforma fiscale si proceda alla revisione dei bonus edilizi: l’idea è modificarli per puntare non solo al miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente e alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla rigenerazione urbana e alla rifunzionalizzazione degli immobili.
Secondo le ultime notizie, il governo potrebbe anche riunire tutti i bonus e le detrazioni per la casa in un’unica misura o con una sola aliquota ridotta per interventi singoli o con poche aliquote crescenti per gli interventi di riqualificazione e variabili in base ai miglioramenti che la casa o l’edificio raggiunge, considerando anche le performance sismiche in zone ad alto rischio.
Le novità per bonus e detrazioni per la casa in delega fiscale dovrebbero prevedere anche nuovi strumenti finanziari per sostenere chi deve ristrutturare casa, come finanziamenti a tasso agevolato anche a copertura totale dei costi e cessione del credito, e tetti ad alcune spese specifiche, sia per i singoli interventi e sia per interventi di riqualificazione energetica profonda, considerando anche il nuovo obbligo di ristrutturazione green delle case più vecchie e inquinanti imposto dall’Ue.
Il governo si prepara ad intervenire con la nuova riforma fiscale sui controlli fiscali da rendere più stringenti e capillari, a partire dai controlli sui conti correnti per cui si pensa di potenziare i controlli per i singoli contribuenti possibili soggetti a pignoramenti per capire se il conto sia effettivamente in positivo per poter avviare eventuali procedimenti di riscossione forzata.
Si tratta di un nuovo sistema di controllo dei conti correnti che, da una parte, agevolerebbe i cittadini nel pagamento di eventuali debiti e , dall’altro, permetterebbe allo Stato di incassare soldi.
Non è, dunque, un prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini ma un approfondimento dei controlli per razionalizzazione e automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari.
Dopo il passaggio della riforma fiscale in Senato, ci sono modifiche per le sanzioni contro l’evasione fiscale, che diventano più morbide per tutti coloro che si mostrano collaborativi con il Fisco ed è previsto anche un sistema di premialità per le sanzioni penali tributarie, a partire da quelle relative al reato di dichiarazione infedele.
Ma non solo: potrebbero rientrare nella nuova riforma fiscale anche nuovi condoni fiscali e sanatorie, da quella di saldo e stralcio proposta dal vicepremier Matteo Salvini per chi ha debiti entro i 30mila euro, allo sconto diretto del 30% sull’importo dovuto se si da il consenso all’addebito diretto sul proprio conto corrente per il saldo di debiti per multe, imposte come Tari, o Imu, ecc, da parte di Enti locali, come Comuni e regioni, ma anche di Agenzia delle Entrate, Inps e altri entri.
Si prepara a cambiare il calendario fiscale per scadenze e adempimenti da rispettare. L’obiettivo è semplificare il calendario fiscale, sospendendo gli adempimenti per i mesi estivi.
Stando a quanto anticipato dal governo con la presentazione della nuova riforma fiscale, il provvedimento rappresenta un primo passo verso la semplificazione di oneri e adempimenti fiscali che dovrebbero essere sospesi per il mese di agosto.
Considerando, infatti, la moltitudine di adempimenti tributari vigenti durante l’anno, si punta ad razionalizzazione dei termini dichiarativi e di versamento, con particolare attenzione a quelli cadenti ad agosto, in modo da non gravare i contribuenti di un carico eccessivo di obblighi fiscali durante il periodo estivo.
Per un sistema fiscale più trasparente, la riforma fiscale punta anche alla semplificazione dei documenti necessari all’assolvimento degli obblighi dichiarativi e di versamento. Prevista anche l’armonizzazione dei termini degli adempimenti, che vengono scanditi nel corso dell'anno, con particolare attenzione a quelli ricadenti nel mese di agosto.