Le tasse che diminuiscono fin da subito ora in attesa Irpef e modifiche detrazioni (importante) in delega fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le tasse che diminuiscono fin da subito

Revisione di tre tasse al vaglio del governo da approvare prima della riforma fiscale ufficiale revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi

Quali sono i 3 interventi per tasse più leggere subito dal Governo Meloni in attesa modifica scaglioni Irpef e fisco? Da modifiche all'Irpef, a revisione dell’Iva, cancellazione dell’Ires, riscrittura delle regole del rapporto tra Fisco e contribuenti: sono diverse le misure che si preparano a rientrare ufficialmente nella nuova riforma del fisco. Ma nel frattempo il governo lavora anche su altre novità per le tasse. 

  • Quali sono i 3 interventi subito per tasse più leggere dal Governo Meloni
  • Attesa modifica scaglioni Irpef con nuova riforma Fisco 

Quali sono i 3 interventi subito per tasse più leggere dal Governo Meloni

I primi tre interventi che il governo Meloni pensa di fare, insieme alla cancellazione dei micro-tributi, ancora prima della riforma fiscale ufficiale sono i seguenti:
  • cancellare il superbollo per auto di grossa cilindrata, su cui sono d’accordo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e il viceministro all’Economia ed alle Finanze, Maurizio Leo;
  • ridurre la tassazione sui fondi pensione, aumentando la soglia di deducibilità dei contributi versati alla previdenza complementare, che oggi sono deducibili fino ad un importo di 5.164,57 euro all’anno;
  • rivedere la Tobin tax, tassa sulle transazioni finanziarie, per cui vi sarebbero al momento diverse ipotesi di modifica, dalla sua abolizione, alla sua esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamentati, all’estensione dell’esenzione alle società quotate con capitalizzazione fino ad un miliardo di euro.
L’annuncio del governo di voler intervenire subito, prima della riforma fiscale, sulla revisione delle tre tasse sopra riportate segue di pochi giorni quello di voler cancellare le cosiddette micro-tasse, piccoli balzelli in vigore per recuperare soldi ma che si sono rivelati inefficaci. 

Tra le micro-tasse che il governo sarebbe pronto a cancellare ci sarebbero, per esempio, maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti, tasse di laurea, imposta sugli intrattenimenti, conosciuta anche come imposta sui biliardini, tassa sul pubblico insegnamento, imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili, diritti di licenza sulle accise, imposta sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati, e non solo.

L’idea di cancellare le micro-tasse non peserebbe particolarmente sulle casse dello Stato, ma contribuirebbe di molto semplificare la vita dei contribuenti da un punto di vista burocratico.

Attesa modifica scaglioni Irpef con nuova riforma Fisco 

Si lavora dunque ad una revisione ci micro-tasse e cancellazione di altre prima di definire in maniera ufficiale le misure della nuova riforma del Fisco 2023 attesa ufficialmente e che punta soprattutto alla modifica degli scaglioni Irpef per la tassazione sui redditi.

Il governo vuole, infatti, ridurre le aliquote Irpef portandole da quattro a tre. Le attuali quattro aliquote Irpef in vigore in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Diverse sono le ipotesi in discussione per la modifica dell’Irpef in base ai redditi e ancora da definire ufficialmente. La prima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, chi ha redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui sarebbe avvantaggiato considerando che l’aliquota di tassazione sui redditi passerebbe dal 35% al 27%. 

Per chi ha invece redditi annui sui circa 25mila euro, dovrebbe esserci un aumento di tasse di ben 300 euro, mentre non ci sarebbe alcuna novità per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, per cui resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.

Altra ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Con questa nuova ipotesi, chi ha redditi da 25mila euro all’anno pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro per chi ha redditi più alti.

Altra ipotesi di revisione Irpef prevederebbe le seguenti tre nuove aliquote:

  • aliquota del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro;
  • aliquota del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • aliquota del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
In questo caso, i maggiori vantaggi ci sarebbero per chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro con risparmi sulle tasse da pagare, mentre per chi redditi tra i 15mila e 28mila euro l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%, implicando un aumento delle tasse da pagare e riduzione dei guadagni effettivi.

Ultima ipotesi di revisione Irpef proposta prevede le seguenti aliquote:

  • aliquota del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • aliquota del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • aliquota del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
In quest’ultimo caso, le modifiche interesserebbero chi ha redditi tra i 15mila e i circa 30mila euro, con riduzione delle tasse da pagare tra i circa 50-60 euro per i redditi più bassi, per arrivare fino a 700-1.200 euro per chi ha redditi più alti.

La nuova riforma del Fisco dovrebbe prevedere anche un riordino delle detrazioni e nuove deduzioni, che potrebbero interessare sia lavoratori dipendenti che pensioni. 

Con particolare riferimento alle detrazioni, l’ipotesi di cui al momento si discute per la revisione prevede uno schema di diverse percentuali di detrazioni in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.