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Alcune leggi sono già state approvate, altre sono in arrivo sulle varie tasse e imposte riguardanti potenzialmente conti correnti, titoli di stato, affitti, case all''interno dell'importante riforma fiscale 2022ì3
Quali sono leggi approvate e in discussione su Btp, catasto, conti correnti, tasse affitto e case della riforma fiscale 2023? Il governo continua a discutere di revisione del sistema fiscale con novità che potrebbero interessare i prodotti finanziari detenuti dagli italiani ma anche gli immobili. Se, infatti, si è raggiunto un accordo (finalmente) sulla riforma del catasto, si continua ancora a discutere di revisione della tassazione sugli affitti. Vediamo allora qual è il punto della situazione.
Oggi Bot sono tassati con aliquota al 12,5% ma le discussioni attuali sulla riforma fiscale riguardano l'introduzione di due aliquote sui redditi da capitale del 15% e del 26% e di un'aliquota proporzionale unica al 23%, dunque più alta rispetto alla tassazione attualmente prevista.
Nonostante l’eventuale revisione della tassazione sui prodotti finanziari, il premier Draghi ha assicurato che non ci saranno aumenti delle tasse sui patrimoni detenuti dagli italiani. Per quanto riguarda i conti correnti, si continua a discutere di alzare tasse e commissioni ma è difficile che possa accadere sui conti correnti.
Tra le misure ancora in discussione relativamente alla riforma fiscale 2023 c’è la revisione delle tasse sugli affitti relativamente alla cedolare secca. Secondo quanto ancora in discussione, si punterebbe a rivedere la cedolare secca sugli affitti, con separazione della tassazione sui redditi da lavoro e pensione ad aliquota progressiva dagli altri con tassazione proporzionale.
La cedolare secca sugli affitti oggi prevede un’aliquota ordinaria al 21% e un’aliquota agevolata al 10% per gli affitti a canone concordato nei Comuni ad alta densità abitativa e in quelli sotto i 10mila abitanti che negli ultimi cinque anni hanno subito eventi calamitosi o sisma Centro Italia 2016, con la nuova riforma fiscale si punta a fissare un’aliquota aumentata del 5%, rispetto all'originale aliquota agevolata del 21% o del 10%, passando, dunque, dal 21% al 26%, il che non sarebbe più particolarmente conveniente.
La riforma fiscale 2023 prevede innanzitutto la nuova legge sul catasto: stando a quanto riportano le ultime notizie, infatti, si sarebbe raggiunto l’accordo sul nuovo catasto, con l’assicurazione da parte del premier Draghi che la nuova riforma del catasto non influirà sul pagamento di maggiori tasse sulla casa o altri immobili.
La nuova riforma del catasto prevede, nel dettaglio, le seguenti novità: