L'incredibile paradosso dell'assegno unico figli che apre ad un nuovo aumento (insieme ad altri 2 aiuti)

di Marianna Quatraro pubblicato il
L'incredibile paradosso dell'assegno uni

Come potrebbe cambiare ancora l’assegno unico per i figli dopo il recente paradosso emerso: ecco cosa sta succedendo e nuovi aumenti possibili

Qual è l’incredibile paradosso dell'assegno unico figli che apre ad un nuovo sostanziale aumento (insieme ad altri 2 aiuti)? L’assegno unico per i figli dallo scorso anno 2022 ha sostituito tutte le precedenti misure in vigore per famiglie con figli e spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, con uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia.

Si può presentare domanda per avere l'assegno unico per figli per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età, e ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni. 

L’importo dell’assegno unico per figli da erogare alle famiglie dipende dal valore Isee familiare e della composizione dello stesso nucleo familiare e le ultime notizie parlano di importanti nuovi aumenti per l’assegno unico per figli anche con due nuovi aiuti che vi si potrebbero aggiungere.

  • Qual è il paradosso dell’assegno unico per figli e nuovo sostanziale aumento possibile
  • Quali sono i due nuovi aiuti che si aggiungono all’assegno unico per figli

Qual è il paradosso dell’assegno unico per figli e nuovo sostanziale aumento possibile

Secondo quanto emerso da diversi dati resi noti dall’Inps, dei soldi stanziati per l’erogazione dell’assegno unico per i figli alle famiglie italiane sarebbe avanzato ben un miliardo di euro e si tratta di un grande paradosso, considerando che l’assegno unico per i figli è forse la misura più richiesta dalle famiglie italiane e da tantissimi cittadini, per cui si pensava ad un esaurimento delle risorse.

Resta da capire, dunque, cosa si potrebbe fare con il miliardo di euro avanzato: due sono le ipotesi possibili. E’ possibile, infatti, che con i soldi avanzati si possa aumentare ancora l’importo dell’assegno unico per tutti, al di là della prossima rivalutazione 2024 che sarà effettuata. Ma è anche possibile che si decida di destinare il miliardo di euro avanzato ad altre misure che il governo potrebbe considerare prioritarie.

Quali sono i due nuovi aiuti che si aggiungono all’assegno unico per figli

In ogni caso, sembra che l’assegno unico per figli aumenterà grazie a nuovi due aiuti definiti dal governo e che potrebbero affiancarlo. Precisiamo, infatti, che si tratta di due nuovi aiuti per famiglie con figli che non sostituiranno l’assegno unico per i figli ma si aggiungeranno ad esso. 

Il primo nuovo aiuto è il reddito di infanzia, misura di sostegno al reddito che spetta a famiglie con figli fino a 6 anni di età e che dovrebbe essere di importo di 400 euro al mese per ogni figlio di età inferiore ai sei anni e che servirebbe per coprire le spese per le necessità dei primi anni di vita del figlio. I 400 euro previsti dal reddito di infanzia si sommerebbero alla cifra che già normalmente si percepisce di assegno unico in base al proprio Isee.

Il secondo aiuto previsto è l’assegno di gioventù, ulteriore misura di sostegno al reddito valida, però, per famiglie con figli dai 7 fino a 25 anni di età e che dovrebbe avere un importo mensile di 250 euro al mese per le spese per l’istruzione scolastica e la formazione dei figli a carico delle famiglie. Anche questa nuova misura si aggiungerebbe all’assegno unico per figli almeno fino ai 21 anni di età del figlio per poi essere dai 21 ai 25 anni di età per il solo importo dei 250 euro senza più assegno unico.

Per l’arrivo ufficiale dei nuovi aiuti che affiancheranno l’assegno unico per figli, si parla o di un nuovo apposito decreto ad hoc, o della Manovra Finanziaria 2024, che sarà approvata, come di consueto, alla fine dell’anno per poi entrare in vigore da gennaio 2024, o forse qualche mese dopo, forse fine febbraio-marzo 2024, se per le misure saranno ancora necessari i singoli decreti attuativi.