Meno tempo per pagare multe e cartelle per evitare pignoramento (che diventa più veloce) da ora

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Entrano di nuovo in vigore le regole sui tempi di pagamento delle cartelle esattoriali che erano state precedentemente sospese.

C'è un dettaglio significativo che dimostra il ritorno alla normalità tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023.

Il periodo di pausa dal pagamento delle multe e delle cartelle per evitare il pignoramento è terminato. In pratica entrano di nuovo in vigore quelle disposizioni che erano state congelate nel periodo più duro della pandemia. Approfondiamo quindi alcuni aspetti chiave della materia così come è stata oggi aggiornata e dunque:

  • Pagamento multa e cartelle: quali sono i nuovi tempi 2022-2023
  • Come gestire pagamento multe e cartelle per evitare pignoramento

Pagamento multa e cartelle: quali sono i nuovi tempi 2022-2023

Cosa è quindi adesso cambiato? Per gli avvisi bonari emessi prima del primo agosto, il termine di 30 giorni per il pagamento dell'avviso bonario era rimasto sospeso dal primo agosto al 4 settembre, per poi ricominciare a decorrere alla fine di questo periodo. Allo stesso tempo, se il termine di pagamento dell'avviso bonario iniziava a decorrere durante il periodo di sospensione, il termine di 30 giorni è automaticamente differito e conteggiato dal 4 settembre.

Ancora più nello specifico, rientravano nella sospensione e ora non lo sono più i termini per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dall'Agenzia delle entrate o da altri enti impositori, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso Iva. Stessa cosa per i termini di 30 giorni previsti per il pagamento delle somme dovute rispettivamente a seguito dei controlli automatici e della liquidazione delle imposte sui redditi.

Non c'è invece mai stata una pausa per gli atti di rideterminazione delle somme; gli atti emessi in tema di accertamento di maggior valore ai fini del registro, di avviso di liquidazione derivante da riqualificazione degli atti oppure in caso di avviso di liquidazione dell’imposta di successione; i termini di versamento delle somme derivanti da cartella di pagamento.

Come gestire pagamento multe e cartelle per evitare pignoramento

In questo contesto restano validi i motivi per cui conviene aspettare prima di pagare la cartella esattoriale inviata dall'Agenzia delle entrate. Ad esempio le somme non sono dovute, il contribuente può chiedere, entro 60 giorni dalla notifica, di far verificare all'ente creditore calcoli e numeri.

Lo può fare per pagamento effettuato prima della formazione del ruolo, sospensione giudiziale o sentenza di annullamento del credito, sospensione amministrativa, provvedimento di sgravio, prescrizione o decadenza intervenute prima che il ruolo sia stato reso esecutivo. Può quindi impugnare la cartella mediante ricorso per vizi formali propri o di notifica, senza dimenticare le possibilità di concessione di un condono, una sanatoria o una rottamazione.

Se l'ufficio provvede alla rettifica, il contribuente riceve un nuovo modello di pagamento con l'indicazione delle somme da versare rideterminate e può usufruire della riduzione della sanzione effettuando il versamento entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione.

Se le imposte sono state pagate in ritardo, entro 90 giorni dalla prima data di scadenza. le sanzioni contenute nelle comunicazioni di irregolarità tengono conto della riduzione della sanzione ordinaria. Se la comunicazione è emessa a seguito di controllo automatico, può rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle entrate, fornendo gli elementi comprovanti la correttezza dei dati dichiarati, ai Centri di assistenza multicanale.



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