L'Agenzia delle Entrate è pronta a intervenire sulle Partite Iva che sono rimaste inattive per periodi prolungati.
Negli ultimi mesi, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato le sue operazioni di controllo, portando alla chiusura di un gran numero di partite Iva. Ma quali sono i motivi dietro a questa mossa improvvisa e radicale?
L’azione decisa dell’Agenzia delle Entrate è stata scatenata principalmente dalla necessità di mettere un freno alle truffe. In meno di tre mesi, sono state chiuse ben 1.200 partite Iva. L'azione é rivolta in particolare ai furbetti delle partite Iva lampo, aperte e chiuse velocemente per evitare il pagamento delle tasse in Italia.
Questi schemi fraudolenti spesso vedevano l'apertura di partite Iva per motivi fittizi, con l'obiettivo di eludere il fisco e trarre indebito vantaggio da meccanismi di detrazione e sgravi. L’Agenzia delle entrate, grazie alle sue moderne tecniche di analisi e controllo, ha potuto individuare e contrastare queste pratiche illecite quasi in tempo reale.
L'Agenzia ha intrapreso la chiusura d'ufficio di partite Iva associate a casi di "grave o sistematica evasione e inadempienza fiscale", legate ad attività di breve durata. Chi subisce tale chiusura, senza presentare una fideiussione triennale di almeno 50.000 euro, non avrà alcuna possibilità di registrare una nuova partita Iva.
La Lombardia, con ben 359 partite Iva sospette, guida la classifica, seguita da Lazio con 254, Campania con 166, e Toscana e Veneto, entrambe con 105. Un aspetto rilevante è che molti degli esercizi in questione erano gestiti da imprenditori di origine straniera.
Tuttavia, le scoperte non si limitano a queste. Infatti, sono emerse altre 500 partite Iva, istituite tra il 2021 e il 2022, che necessitano di ulteriori verifiche e potrebbero presto unirsi alle 1.200 già interdette dall’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, sono in corso verifiche su oltre 800.000 partite Iva inattive, che non hanno mostrato attività per oltre tre anni. Se non verranno forniti chiarimenti sulla loro inattività e sull'assenza di dichiarazioni Iva dal 2019 al 2021, l'Agenzia invierà a breve una notifica di chiusura imminente.
I titolari di Partita Iva che riceveranno la comunicazione, avranno tempo 60 giorni dall’avviso per fornire chiarimenti riguardo all'inattività degli ultimi tre anni. D'altro canto invece per i professionisti con Partita Iva caratterizzata da un profilo di “grave e/o sistematica evasione e inadempimento fiscale”, é prevista la cessazione immediata.