Modifiche invalidità, accompagnamento, detrazioni e bonus per invalidi e disabili con riforma fisco

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le modifiche che potrebbero arrivare per invalidi e disabili con la nuova riforma del fisco in arrivo: chiarimenti

Come cambiano invalidità, accompagnamento, detrazioni e bonus per invalidi e disabili con riforma fisco Marzo? E’ particolarmente attesa la riforma del fisco di marzo per le molte novità annunciate che incideranno non solo su tassazione e redditi con la revisione delle aliquote Irpef, che il governo ha intenzione di ridurre da quattro a tre, ma anche relativamente a Iva, Irap, Ires, detrazioni, e non solo. 

  • Come cambiano invalidità e accompagnamento con riforma fisco Marzo
  • Come cambiano detrazioni e bonus per invalidi e disabili con nuova riforma fisco

Come cambiano invalidità e accompagnamento con riforma fisco Marzo

La nuova riforma del Fisco di marzo non prevede alcuna novità per pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento. Si tratta, infatti, di prestazioni previdenziali e assistenziali, di competenza dell’Inps, a cui non fa alcun riferimento la riforma del fisco ma che potrebbero subire modifiche con il nuovo impegno, già annunciato, dal governo, sulla disabilità e invalidità, com’era stato avviato dall’ex governo Draghi, accanto alle novità già approvate per invalidi e disabili con il nuovo Ddl Anziani, che è il primo passo verso la riforma legge 104 e leggi su disabili e invalidi da tempo richiesta.

Il provvedimento prevede diverse nuove misure a sostegno degli anziani invalidi e relativi familiari, come: 

  • interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane;
  • riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice;
  • misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto turismo lento;
  • interventi e sostegni per caregivers familiari;
  • integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
  • nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell’ambito di case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi;
  • istituzione di un nuovo assegno unico universale per anziani invalidi o disabili.
Si tratta, infatti, di una novità pensata per gli anziani invalidi che sostituisce indennità di accompagnamento e altre misure di aiuto per anziani e che sarà modulata per ogni persona in base al bisogno assistenziale e si potrà erogare a scelta del beneficiario sotto forma di soldi o di servizi alla persona e ciò significa che si potrà o ricevere come contributo economico mensile per affrontare le spese necessarie all’assistenza per l’anziano non autosufficiente, o con erogazione di specifici servizi alla persona, cioè avere prestazioni gratis di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria.

L’assegno unico per anziani spetta agli anziani non autosufficienti, totalmente o parzialmente, con Legge 104, considerando che la legge definisce non autosufficienti le persone affette da una situazione patologica che non permette di svolgere autonomamente le funzioni essenziali della vita quotidiana; chi ha bisogno di aiuto per esempio, per lavarsi, vestirsi o preparare pasti e mangiare.

Pur se si tratta di una misura già approvata dal governo Meloni, il nuovo assegno unico per anziani invalidi sarà ufficialmente in vigore dal 2024.

Come cambiano detrazioni e bonus per invalidi e disabili con nuova riforma fisco

Potrebbero invece essere modificate detrazioni e bonus per invalidi e disabili rispetto a quanto attualmente previsto con il nuovo piano di riordino delle detrazioni la vaglio del governo con la nuova riforma del Fisco.

Non si sa se le attuali detrazioni per invalidi e disabili potranno confluire in un’unica misura di sostegno, come avvenuto con l’assegno unico per i figli che ha riunito in un’unica misura tutte le precedenti in vigore per famiglie con figli, o saranno modulate con percentuali differenti in base ai redditi.

E’ stato ipotizzato uno schema di revisione delle detrazioni in base ai redditi secondo le seguenti percentuali:

  • detrazioni del 4% del reddito per lo scaglione fino a 15mila euro;
  • detrazioni del 3% del reddito per lo scaglione tra 15mila e 50mila euro;
  • detrazioni del 2% del reddito per lo scaglione tra 50mila e 100mila euro;
  • nessuna detrazione per redditi oltre i 100mila euro.
Sarebbero, in ogni caso, diverse le detrazioni per invalidi e disabili che potrebbero cambiare, come:
  • detrazione del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di un’auto;
  • Iva agevolata al 4% sull’acquisto auto;
  • detrazioni per acquisto di ausili e mezzi tecnici-informatici;
  • detrazioni delle spese di acquisto e di mantenimento del cane guida per i non vedenti;
  • detrazione delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dei sordi;
  • detrazioni al 19% per spese di assistenza personale in caso di non autosufficienza della persona disabile.