Al via nuovo contributo di pagamento per richieste di chiarimenti presentate all’Agenzia delle Entrate: la novità della riforma fiscale
Quali sono le numerose domande e richieste ad Agenzia dell'Entrate diventeranno a pagamento per cittadini e imprese con riforma fisco Marzo? Cambiano con la nuova riforma del Fisco anche le modalità di presentazione di domande e richieste dall’Agenzia delle Entrate. Alcune diventeranno a pagamento con diversi oneri, dunque, a carico dei contribuenti.
Per ridurre gli interpelli e le richieste di chiarimento all’Agenzia delle Entrate saranno, però, potenziate le Faq come servizi di interlocuzione rapida e solo se dalle Faq non si evincono i chiarimenti necessari allora si dovrà arrivare a richiederli necessariamente alle Entrate con relativo pagamento del nuovo contributo.
La nuova riforma del Fisco prevede per le domande presentate alle Entrate anche la sospensione dei termini di risposta nel mese di agosto, attualmente fissati in 90 o 120 giorni in base al tipo di interpello. I termini potranno allungarsi di un mese e si tratta di una novità importante, considerando che viene equiparata nella riforma del Fisco l’assenza di una risposta nei termini previsti alla condivisione della soluzione prospettata dal contribuente (silenzio/assenso).
Per quanto riguarda l’importo del nuovo contributo che bisognerà versare alle Entrate per interpelli, è bene chiarire che non sarà unico, universale e uguale per tutti ma sarà di importo variabile in base a tipologia del contribuente, se persona fisica, impresa, società, ecc, e tipologia della domanda.
L’obiettivo del governo è disincentivare le migliaia di ricorsi e richieste di chiarimento sui tributi da versare che arrivano sempre alle Entrate e con i proventi a finanziare la formazione professionale dei dipendenti del Fisco.