Cosa prevede la nuova legge sul sovraindebitamento finalmente in vigore e chi può usufruirne: al via nuove regole
Cosa prevede la nuova legge sul sovraindebitamento finalmente in vigore, chi e come la può usare e averne i benefici? Al via ufficialmente la nuova riforma della legge sul sovraindebitamento, arrivata nel 2022, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, e ha potenziato e migliorato gli strumenti che consentono, non solo agli imprenditori commerciali ed ai professionisti ma anche ai normali consumatori, di liberarsi dai debiti eccessivi.
La legge sul sovraindebitamento rappresenta una soluzione per le persone che si trovano in gravi condizioni economiche e non riescono più a pagare i debiti che hanno accumulato nel corso del tempo.
Chi può usufruire della nuova legge sul sovraindebitamento
Come usare la nuova legge sul sovraindebitamento e benefici
Chi può usufruire della nuova legge sul sovraindebitamento
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, possono usufruire della nuova legge sul sovraindebitamento le seguenti categorie di persone:
imprenditori commerciali;
piccoli imprenditori non soggetti al fallimento;
cittadini;
soci di società di persone (come le Snc e le Sas);
liberi professionisti;
familiari dei sovraindebitati, e più precisamente i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado del debitore principale, se con lui conviventi, o quando il debito ha un’origine comune, al coniuge e al membro di un’unione civile.
Come usare la nuova legge sul sovraindebitamento e benefici
Stando a quanto stabilito dalle norme in vigore, per usufruire della nuova legge sul sovraindebitamento bisogna seguire la seguente procedura:
presentazione di apposita domanda di esdebitazione da parte del debitore al giudice del tribunale civile competente per territorio;
valutazione preliminare, fase in cui la segreteria esamina l’istanza e valuta se il debitore è effettivamente in possesso di tutti i requisiti necessari per accedere alla procedura;
accettazione preventivo, se la valutazione è positiva, la Segreteria trasmette al debitore un preventivo dei costi della procedura, comprensivo del compenso del gestore della crisi;
nomina del gestore della crisi, che assume il compito di verificare la situazione di sovraindebitamento del debitore;
successivo incontro con il gestore della crisi, che permette al debitore di incontrare, e anche più volte se necessario, il gestore per descrivere personalmente la propria situazione e i motivi che hanno portato ad importante sovraindebitamento;
piano di soluzione della crisi, che avviene quando il gestore, dopo aver esaminato tutta la documentazione, suggerisce al debito il miglior piano di soluzione della crisi;
omologa del piano, che prevede l’attestazione di veridicità e fattibilità da parte del gestore del piano di risoluzione del debito e lo trasmette al giudice per l’omologa.
Precisiamo che se il debitore risulta incapiente, e non è in grado di garantire ai creditori disponibilità economica per ripagare i debiti, perché i suoi redditi e il suo patrimonio sono insufficienti, la procedura della nuova legge sul sovraindebitamento permette di arrivare ad una liberazione condizionata dai debiti pregressi.
Una volta ottenuta l’omologa, il debitore può pagare i propri debiti in modo agevolato secondo le modalità e le tempistiche definite dal piano di soluzione della crisi.