Nuova partita iva forfettaria al 5% (non al 15%) in riforma fisco. Cosa prevede la delega fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuova partita iva forfettaria al 5% (non

Le modifiche alla nuova partita Iva forfettaria al 5%: cosa prevede la delega fiscale appena approvata

Per chi e come cambia il regime partita Iva forfettario al 5% con significative revisioni nella nuova riforma fiscale 2023? Nuovi parametri e regolamenti si applicano alle Partite Iva 2023, in seguito alle innovazioni stabilite dalla Manovra Finanziaria 2023 che ha introdotto diversi aggiustamenti e alle modifiche che avverranno in base alla delega fiscale approvata pochi giorni fa. Esploriamo in dettaglio come si trasforma il regime partita Iva forfettario.

  • Per chi e come cambia la partita iva forfettaria al 5% con modifiche riforma fisco 2023
  • Ulteriori novità in arrivo per chi ha partita iva forfettaria al 5%

Per chi e come cambia la partita iva forfettaria al 5% con modifiche riforma fisco 2023

Chi avvia una attività, da lavoratore autonomo, o impresa o ditta, o società in start-up può aderire per i primi cinque anni della stessa attività al regime forfettario con aliquota al 5% e solo se si ha un reddito annuo complessivo entro gli 85mila euro. Questo limite è stato aumentato nella Legge di Bilancio 2023 rispetto ai precedenti 65mila euro richiesti.

Trascorsi i primi cinque anni di attività e mantenendo il reddito annuo entro gli 85mila euro, si resta nel regime forfettario ma con aliquota non più al 5% ma al 15%, mentre chi supera il limite di redditi di 85mila euro deve passare al regime fiscale ordinario. Con la nuova riforma del fisco, in realtà, si punta ad aumentare ulteriormente tale limite portandolo fino a 100mila euro.

Per aderire ad una partita iva forfettaria al 5% bisogna:

  • essere residente in Italia o produrre almeno il 75% del reddito in Italia;
  • avere ricavi alla fine di ogni anno al massimo di 85mila euro;
  • non aver beneficiato di altri regimi speciali Iva o di regimi forfettari per la determinazione del reddito;
  • non partecipare a società di persone, associazioni professionali, SRL trasparenti contemporaneamente all’esercizio dell’attività;
  • non avere partecipazioni di controllo in SRL la cui attività sia riconducibile direttamente o indirettamente all’attività svolta con partita Iva individuale;
  • non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • non fatturare prevalentemente per datori di lavoro con cui sono in corso rapporti di lavoro o lo sono stati nei due anni precedenti.
Anche tutti coloro che hanno utilizzato la prestazione occasionale negli ultimi 3 anni possono aderire alla Partita Iva al 5%. 

Chi apre una partita Iva forfettaria al 5% dopo i primi cinque anni deve comunque passare all’aliquota del 15% continuando a rimanere nel regime forfettario che vale per redditi fino a 85mila euro che potrebbero salire a 100mila con la nuova riforma fiscale.

L’estensione della Partita Iva forfettaria fino a 100mila euro non è ancora ufficiale e oggi che chi ha già aperto una partita Iva con regime forfettario al 15% e ha redditi entro gli 85mila euro può tranquillamente continuare a mantenere il regime forfettario, pur se ha superato la soglia dei precedenti 65mila euro.

Ulteriori novità in arrivo per chi ha partita iva forfettaria al 5%
 

Non solo regole di adesione e limiti per rientrarvi: per chi ha la partita Iva forfettaria al 5% potrebbero arrivare ulteriori modifiche nella riforma del Fisco con nuove regole che potrebbero ricalcare quelle già previste per i lavoratori dipendenti.

L’intenzione è, infatti, quella di prevedere per i lavoratori con partita Iva una indennità di malattia da pagare nel caso di assenza a lavoro e impossibilità di prestare la propria opera, esattamente come accade per i lavoratori dipendenti, nonché estendere ulteriori indennità che tutelerebbero le persone a lavoro e la disoccupazione.

Concetti chiave

  • Le regole della Partita Iva 2023 prevedono importanti cambiamenti, tra cui una Iva forfettaria al 5% per i primi cinque anni di attività, purchè si abbia un reddito annuo complessivo entro 85mila euro. Questo limite è stato aumentato rispetto ai precedenti 65mila euro.
  • Dopo i primi cinque anni e mantenendo il reddito annuo entro 85mila euro, si rimane nel regime forfettario ma con aliquota al 15%. Chi supera il limite di 85mila euro passa al regime fiscale ordinario.
  • Per aderire alla partita Iva forfettaria al 5%, bisogna rispettare una serie di requisiti, tra cui essere residente in Italia o produrre almeno il 75% del reddito in Italia e non aver beneficiato di altri regimi speciali Iva o forfettari.
  • L'intenzione è di prevedere per i lavoratori con Partita Iva una indennità di malattia da pagare in caso di assenza a lavoro, esattamente come accade per i lavoratori dipendenti, nonchè estendere ulteriori indennità che tutelano le persone a lavoro e la disoccupazione.