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Cosa prevede realmente la nuova sanatoria per saldare i propri debiti con il Fisco pagando solo 200 euro a a chi si rivolge
Qual è la verità sulla sanatoria e rottamazione cartelle e multe pagando solo 200 euro all'Agenzia delle Entrate? Il governo Meloni ha deciso di aprire ai contribuenti debitori con il Fisco dando ad ognuno di loro, a seconda del tipo di debito contratto, la possibilità di regolarizzare la propria posizione con sanatorie o nuove rottamazioni.
Dalle ultime notizie circolate e alcuni titoli fuorvianti alcuni contribuenti pensano di poter saldare i propri debiti con il Fisco semplicemente pagando la somma di 200 euro che, effettivamente, è l’importo richiesto dalle Entrate per la regolarizzazione di alcune posizioni. Vediamo quali sono e cosa prevede davvero la sanatoria che permette di cancellare i propri debiti con il Fisco pagando la somma fissa dei 200 euro.
In particolare, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, il pagamento dei 200 euro per regolarizzare le proprie posizioni con il Fisco vale solo se si ricevono avvisi o cartelle per violazioni formali, per esempio per irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2022.
In questi casi, basta versare una somma pari a 200 euro per ogni periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni e rimuovere le irregolarità od omissioni. Come chiarito dalle Entrate le violazioni formali che possono essere regolarizzate con il pagamento dei 200 euro sono relative a:
Per regolarizzare le violazioni formali negli adempimenti fiscali delle Partite Iva versando sanzioni ridotte come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, i termini sono stati prorogati dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 per le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022 e per chi decide di pagare in due rate la seconda resta fissata al la seconda entro il 31 marzo 2024.
Accanto alla sanatoria che permette di regolarizzare con il pagamento di soli 200 euro le violazioni formali commesse relative a dichiarazione dei redditi e pagamento delle tasse e alla nuova rottamazione 2023 che prevede condono totale delle cartelle esattoriali ricevute dal 2000 al 2015 per importi fino a mille euro e pagamento ridotto e agevolato delle cartelle di importo superiore ai mille euro e ricevute entro il 2022, sono tante altre le sanatorie al momento in vigore per permettere ai contribuenti di saldare i propri debiti con il Fisco e al Fisco di recuperare qualche miliardo utile ad altri fini.
E’, infatti, in vigore, per esempio, una nuova sanatoria che permette di pagare avvisi bonari ricevuti per imposte, contributi previdenziali contestati dal Fisco, interessi e somme aggiuntive in maniera ridotta, calcolate al 3% invece che del 10% e con interessi al 3,5%.
Il contribuente che decide di aderire alla sanatoria deve prima verificare quali sono gli importi contestati dal Fisco: nell’avviso bonario inviato al contribuente, sono infatti, riportati importi dell’imposta ripresa a tassazione, interessi e sanzioni calcolate sull’imposta evasa.
La definizione agevolata vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento, cioè non sono decorsi trenta giorni dal ricevimento dell’avviso (90 giorni nel caso di avviso telematico all’intermediario) o non ancora recapitati.
La sanatoria 2023 con sanzioni al 3% invece che al 10% vale solo per gli avvisi bonari relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2022 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.
Ci sono poi ulteriori sanatorie in vigore per saldare in maniera agevolata i propri debiti con il Fisco, come: