Nuova sanatoria al via lunedì, con l'approvazione in CDM, non solo per commercianti e scontrini ma per una platea molto più ampia. Senza dimenticare le altre sanatorie e rottazioni già attive o previste a breve in arrivo
Come sarà il nuovo condono e rottamazione cartelle fiscali con la pace fiscale annunciata dal Governo Meloni? Sin dal suo insediamento il governo Meloni ha lavorato su accordi fiscali per rivedere il rapporto tra contribuenti e Fisco rendendolo più trasparente ma anche più efficiente, puntando a nuovi sistemi di riscossione con agevolazioni per recuperare un gettito che altrimenti non si sarebbe potuto recuperare.
E dopo la nuova rottamazione 2023, ormai terminata, con condoni e pagamenti agevolati di determinati debiti, sono diverse le possibilità ancora in vigore di regolarizzare le proprie posizioni debitorie. E spunta una ulteriore novità. Vediamo di cosa si tratta.
Come spiegato dallo stesso Salvini, il nuovo saldo e stralcio sarebbe un ulteriore modo per permettere consentire Stato di incassare soldi, che altrimenti non avrebbe mai riscosso, ma non vuol dire proporre un nuovo condono. Sulla proposta del ministro Salvini, il governo però sembra spaccato, tra favorevoli e contrari.
La nuova proposta di saldo e stralcio avanzata dal vicepremier Salvini è solo l’ultima in tema di pace fiscale su cui il governo continua a lavorare. Si parla, infatti, già quasi sicuramente dell’arrivo, con la prossima riforma fiscale, di un nuovo concordato preventivo biennale, che altro non è che un accordo preventivo sulle tasse che il contribuente si impegna a pagare nei due anni successivi e che emergono dall’incrocio di infiniti dati in possesso del Fisco, tra fatturazione elettronica, liquidazioni periodiche Iva, pagelle fiscali (Isa), ecc, che consentono all’amministrazione finanziaria di conoscere la situazione economica e fiscale dei diversi soggetti.
Il concordato preventivo prevede, in particolare, di calcolare la base imponibile su cui pagare le tasse in misura fissa per due anni, per cui ogni soggetto potrà sapere preventivamente quante tasse dovrà versare nei prossimi due anni anche se avrà guadagni superiori al previsto.
Il concordato preventivo biennale per pagare tasse in misura fissa per due anni varrà per i titolari di reddito di impresa, piccole e medie imprese, e per lavoratori autonomi o professionisti con Partita Iva e con un fatturato non particolarmente consistente.
Novità dal governo potrebbero arrivare anche per chi non paga le tasse non per volontà ma per impossibilità, cioè perché non ha a disposizione risorse economiche per rispettare le scadenze dei pagamenti delle tasse dovute.
Secondo quanto anticipato, infatti, nei casi in cui il mancato pagamento delle tasse da parte di alcuni contribuenti sia indipendente dalla propria volontà, le sanzioni penali saranno definitivamente eliminate.
Nell’attesa di ulteriori novità per agevolazioni fiscali, sono ancora in vigore diverse sanatorie per pagare meno multe e cartelle e permettere ai cittadini in debito con il Fisco di saldare i propri pagamenti. E’, infatti, possibile pagare meno cartelle e multe, quando arrivano avvisi bonari, non proprio già cartelle esattoriali, ricevuti per imposte, contributi previdenziali contestati dal Fisco, con interessi e sanzioniridotte calcolate al 3% invece che del 10% e con interessi al 3,5%.
La sanatoria 2023 con sanzioni al 3% invece che al 10% vale solo per gli avvisi bonari per cui non è scaduto il termine di pagamento relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per cui la definizione agevolata vale per le dichiarazioni presentate nel 2020, 2021 e 2023 e sia per le imposte dirette sui redditi e sia per l’Iva.
C’è tempo ancora fino al prossimo 31 ottobre 2023 per pagare cartelle e multe con una sanatoria che prevede il versamento di 200 euro in misura fissa, o in due rate o in un’unica soluzione, per saldare i propri debiti con il Fisco per regolarizzare violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2023 e per chi decide di pagare in due rate la seconda resta fissata al la seconda entro il 31 marzo 2024.
Si tratta, però, di una possibilità valida solo per contribuenti che ricevono avvisi o cartelle per violazioni formali, per esempio per irregolarità formali relative a imposte sui redditi, Iva e Irap commesse fino al 31 ottobre 2023.
Rientrano nelle violazioni formali che possono essere regolarizzate con il pagamento dei 200 euro:
Infatti, vi potranno accedere a questa nuova "mini pace fiscale" non solo i negozianti e i commercianti ma, in generale tutte le partita iva o aziende che offrono servizi con ricavi maggiori di 400mila euro annui o minori se hanno ricevuti pagamenti elettronici (bancomat,carte di credito, etc)
La sanatoria interesserà tutte le operazioni non dichiarate o computate in modo errato avvenute dal 1 Gennaio 2022 al 30 Giugno 2023. Si parte anche dalla semplice documentazione di trasporto mancate fino a scontrini o fatture non emesse o con importi più bassi di quelli reali.
Si potrà, quindi regolarizzare la propria posizione fiscale, versando entro il 15 dicembre 2023 un diciottesimo delle sanzioni previste dalla legge per le violazioni di cui si è responsabili.
Si dovrà pagare la sanzione in una soluzione e sempre un minimo di almeno 2mila euro (non ci sarà il limite "tradizionale" dei 500 euro)