Cosa è già cambiato e cosa si prepara ancora cambiare per regole per affitti di casa brevi e cedolare secca: le possibili novità in arrivo
Quali sono le nuove modifiche già in vigore e in arrivo per contratti di affitto con cedolare secca e brevi con decreti Governo Meloni? Non solo Decreto Lavoro, già ufficialmente approvato, e nuova riforma fiscale: il governo Meloni sarebbe al lavoro sulla definizione di una serie di ulteriori decreti particolarmente attesi e importanti, dal nuovo decreto invalidità, al nuovo decreto abusi edilizi, al nuovo decreto per affitti brevi. Vediamo quest’ultimo cosa dovrebbe prevedere.
Per gli affitti brevi da quest’anno devono essere obbligatoriamente comunicati all'Agenzia delle Entrate anche anno di locazione e dati catastali della casa affittata insieme a tutti gli altri dati già oggi obbligatori per la registrazione di un contratto, che sono:
Ulteriori modifiche già in vigore relative alla cedolare secca per gli affitti, invece, riguardano l’usufrutto: stando, infatti, a quanto recentemente stabilito, la cedolare secca non può essere applicata per gli affitti da parte di nudi proprietari che hanno case in usufrutto.
Il governo Meloni si prepara a mettersi a lavoro per definire un nuovo decreto con nuove regole e norme per la regolarizzazione degli affitti brevi, che permettono di affittare case per un periodo massimo di 30 giorni e senza obbligo di registrazione dei relativi contratti.
E’ stata la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a parlare della necessità di intervenire con nuove strette sugli affitti brevi e soprattutto per chi gestisce decine di appartamenti tramite definizione di nuove regole a livello nazionale, annunciando che entro la fine di maggio sarà presentata una nuova proposta di legge per fissare alcuni criteri per gli affitti brevi.
Potrebbero, per esempio, rientrare tra questi la decisione di un minimo di notti per affittare case, o prevedere la compilazione di un registro per chi ospita, insieme a nuove misure di tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa piuttosto che un albergo e a incentivi per gli affitti brevi nei piccoli borghi di Italia dove non sono presenti strutture alberghiere.