Nuove regole aggiornate conti correnti cointestati in caso di eredità, controlli, debiti, divorzio, acquisti

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole aggiornate conti correnti c

Quali sono le regole e come gestire conti correnti cointestati in caso di controlli Fisco, debiti, divorzio, eredità e acquisti beni personali: cosa prevedono leggi in vigore

Quali sono le nuove regole aggiornate su conti correnti cointestati in caso di debiti, divorzio, eredità, controlli fiscali e acquisti beni personali nel 2023? Il conto corrente bancario è un strumento che ormai oggi tutti hanno e che serve per gestire il denaro. Generalmente è una sola persona ad aprire un conto corrente personale ma sono moltissimi i casi in cui si decide di aprire un conto corrente cointestato a due o più persone. 

Diversi sono i motivi che spingono ad aprire un conto corrente cointestato tra genitori e figli maggiorenni, tra marito e moglie, tra conviventi o in altre situazioni e diverse sono le regole che normano l’uso di un conto corrente cointestato. Vediamo quali sono nei diversi casi possibili.

  • Nuove regole aggiornate su conti correnti cointestati in caso di debiti 
  • Regole su conti correnti cointestati e divorzio
  • Conti correnti cointestati ed eredità regole 2023
  • Regole aggiornate su conti correnti cointestati in caso di acquisti beni personali nel 2023
  • Nuovi controlli fiscali su conti correnti cointesti da Agenzia Entrate e Guardia di Finanza


Nuove regole aggiornate su conti correnti cointestati in caso di debiti 

Quando i titolari di un conto corrente cointestato contraggono debiti, i rischi per il conto sorgono nel momento in cui scatta un pignoramento a causa dei debiti non ripagati. Se si ha un conto corrente cointestato nel 2023, nel caso di pignoramento, se il debito è di un unico intestatario, non si può toccare la parte di conto dell’altro intestatario.

La legge stabilisce, infatti, che il creditore non può pignorare la totalità delle somme depositate su un conto corrente cointestato a più soggetti, ma deve limitarsi ad aggredire la sola quota del debitore. Ciò significa che per un conto corrente cointestati, nel caso di debiti, si può pignorare, e quindi bloccare, solo il 50% delle somme presenti su un conto corrente cointestato. La restante parte, l’altro 50%, non può essere toccata, per cui il cointestatario del conto cointestato che non risulta il debitore può usufruire della parte dei soldi sul conto.

Se il conto corrente risulta intestato a più persone, con possibilità per ogni titolare di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Precisiamo, inoltre, che nel caso di pignoramento di un conto corrente cointestato, vigono le seguenti regole:

  • se il saldo disponibile del conto cointestato è stato versato solo da uno di voi, l’altro non possiede alcun diritto sul conto;
  • ogni cointestatario che intende prelevare o usare una somma dal conto è obbligato a chiedere il consenso se tale somma supera la parte che gli spetta;
  • il debitore ha il diritto di prelevare le somme non pignorate (e non bloccate) che rientrano nella sua quota.

Regole su conti correnti cointestati e divorzio

Nel caso di conti correnti cointestati esistono regole specifiche anche quando il conto è cointestato tra coniugi che divorziano. Per chi apre un conto corrente cointestato, è sposato e divorzia, il conto corrente cointestato si scioglie o diventa di uno dei due coniugi ma al momento della separazione la somma presente di divide in parti uguali tra entrambe i coniugi.

L’unica eccezione a tale regola avviene se uno dei due coniugi dimostra di aver contribuito unicamente o maggiormente alla costituzione del saldo finale. In tal caso, allora, può avere diritto ad avere più soldi della metà della somma presente sul conto o a tutta la somma presente.

Conti correnti cointestati ed eredità regole 2023

Regole specifiche riguardano i conti correnti cointestati nei casi di eredità. Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, in caso di morte di uno dei titolari di un conto corrente cointestato, il titolare superstite cointestatario del conto deve comunicare alla banca l'avvenuto decesso, per permettere di congelare la quota di conto del defunto in vista della divisione dell’eredità tra gli eredi. 

Le cose cambiano però a seconda che si tratti di un conto corrente cointestato a firma congiunta o di un conto corrente cointestato a firma disgiunta: se, infatti, il conto corrente cointestato è a firma congiunta, se uno dei cointestatari muore, gli altri cointestatari del conto non possono riscuotere le somme che spettano loro di diritto o effettuare alcun tipo di operazione perché il conto corrente viene bloccato fino a quando la banca non ha la dichiarazione di successione.

Quando la banca blocca il conto corrente del defunto, dunque, nessuno degli eredi, neppure il cointestatario del conto, può accedere ai soldi del conto del defunto. Una volta presentata la dichiarazione di successione e stabiliti gli eredi legittimi diretti, i soldi sul conto corrente cointestato vengono sbloccati e gli altri cointestatari possono avere ognuno la propria quota. 

Se, invece, il conto corrente cointestato è a firma disgiunta, la parte delle somme del defunto presente sul conto viene acquisita per il 50% dall’altro o dagli altri cointestatari e per il 50% dagli eredi della persona venuta a mancare e in questo caso la banca congela solo la parte delle somme spettante agli eredi e per cui serve presentare la dichiarazione di successione ereditaria, lasciando agli altri titolari del conto la possibilità di disporre completamente delle somme spettanti. 

Dunque, nel caso di conto corrente a firma disgiunta, per la divisione dell’eredità, l’altro cointestatario del conto, che ha diritto ad avere il 50% delle somme presenti sul conto, può usufruirne sin da subito senza attenderei tempi di blocco del conto, presentazione della dichiarazione di successione e successivo sblocco del conto.

Inoltre, chi ha un conto corrente cointestato ed effettua prelievi, anche fino a svuotare il conto, prima della morte dell’altro cointestatario può essere soggetto a richieste di restituzione dei soldi prelevati, perché quando muore uno dei titolari di un conto corrente cointestato, la metà dei soldi sul conto a lui spettanti devono essere divisi tra gli eredi, secondo le cosiddette quote legittime se gli eredi sono più di uno, e in nessun caso l’altro cointestatario, chiunque esso sia, anche nel caso di marito e moglie, può prendere tutti i soldi presenti sul conto.

Se ciò dovesse accadere, gli eredi possono rivalersi sul cointestatario del conto per avere le somme spettanti ma non possono mai agire contro la banca.

Regole aggiornate su conti correnti cointestati in caso di acquisti beni personali nel 2023

Quando si ha un conto corrente cointestato nel 2023, le due (o più) persone titolari possano usarlo in comune per effettuare diverse operazioni come depositare e prelevare denaro, accreditare stipendi o pensioni, fare e ricevere bonifici, pagare le utenze, usare le carte di debito o di credito collegate al conto stesso, fare acquisti e anche di beni personali.

Non esistono in realtà regole e limiti per acquisti di beni personale con i soldi di un conto corrente cointestato, perché nel momento in cui si sceglie di fare un acquisto e si effettua il relativo pagamento, l’addebito avviene sul conto cointestato, di qualsiasi importo sia e non può essere limitato o bloccato solo perché effettuato da un solo cointestatario.

Chi ha, dunque, un conto cointestato e decide di acquistare beni personali può farlo tranquillamente senza alcun problema o limite, se non magari quello di evitare di spendere i soldi che si sa vengono versati dall’altro cointestatario sul conto e spendere troppo nel caso in cui si debbano gestire i soldi oculata. Nulla di più. 

Controlli conti correnti cointestati Fisco più severi nel 2023

Per quanto riguarda i controlli della Guardia di Finanza sui conti correnti intestati a più persone in parte si sono fatti anch'essi più stringenti e si sono anch'essi aggiornati e modificati come abbiamo spiegato nel dettaglio in questo articolo dedicato