Novita importi congedo parentale facoltativo 2023 ufficiale
Cambiano tempi e importo del congedo parentale facoltativo il prossimo anno: ecco le novità della Legge Finanziaria 2023
Quali sono le nuove regole e importi per congedo parentale facoltativo 2023 ufficiale in Manovra Finanziaria? Un aumento del congedo familiare facoltativo sia in termini di tempo e sia in termini di soldi: tra le misure per le famiglie annunciate dal governo Meloni nella nuova Manovra Finanziaria 2023 appena approvata ci sono novità per il congedo familiare, che vale sempre per tutti i lavoratori in costanza di rapporto di lavoro, genitori naturali e o genitori adottivi o affidatari.
Ora i genitori lavoratori possono fruire del congedo parentale facoltativo fino ai 12 anni del figlio per tutti i lavoratori. In particolare, come attualmente stabilito, il congedo parentale facoltativo spetta ai genitori naturali con rapporto di lavoro in corso entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi.
I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Tale periodo complessivo può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente.
A differenza del congedo di maternità o del congedo di paternità per la nascita del figlio che è obbligatorio, il congedo parentale è facoltativo, vale sia per la madre che per il padre, da ripartire tra i due, ed è indennizzato al 30% della retribuzione. La percentuale di pagamento dal 2023 salirà all’80%.
Precisiamo, inoltre, che il congedo parentale potrà essere sempre fruito a ore o a giorni, non solo a mesi, per cui il lavoratore può astenersi dal lavoro per alcune ore, per alcuni giorni o per interi mesi.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, precisiamo che non sempre il congedo parentale facoltativo vale per i genitori. Ci sono, infatti, casi in cui il congedo parentale non spetta e sono, nel dettaglio, i seguenti:
quando i genitori sono disoccupati o sospesi;
se i genitori sono lavoratori domestici;
se i genitori sono lavoratori a domicilio.
Inoltre, per legge, se il rapporto di lavoro in atto cessa all’inizio o durante il periodo di fruizione del congedo, il congedo parentale viene meno dal momento in cui termina il rapporto di lavoro.