Nuove regole, limiti e strette affitti brevi case in arrivo ora con Decreto Santanchè Governo Meloni

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cosa è già cambiato e cosa si prepara a cambiare ancora per gli affitti brevi in Italia: in arrivo nuovo decreto Santanchè per nuove norme

Quali sono le nuove regole, limiti e strette per affitti brevi case in arrivo ora con Decreto Santanchè Governo Meloni? Cambiano le regole per gli affitti brevi delle case e mentre alcune novità sono già state approvate, altre si preparano ad arrivare con il nuovo decreto Santanchè. Vediamo cosa prevede e le modifiche possibili per gli affitti brevi. 

  • Nuove regole Decreto Santanchè per affitti brevi 
  • Cosa è già cambiato e novità già approvate 2023 per affitti brevi

Nuove regole Decreto Santanchè per affitti brevi 

Il governo Meloni si prepara a mettersi a lavoro per la definizione di un nuovo decreto con nuove regole e norme per la regolarizzazione degli affitti brevi, che permettono di affittare case per un periodo massimo di 30 giorni e senza obbligo di registrazione dei relativi contratti. 

A rilanciare la questione è stata la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che ha anticipato la necessità di intervenire al più presto, con una vera e propria stretta, con nuove regole a livello nazionale per gli affitti brevi.

La stessa ministra ha annunciato che entro la fine di maggio sarà, infatti, presentata una nuova proposta di legge per fissare alcuni criteri per gli affitti brevi, per esempio definire un minimo di notti per affittare case, prevedere la compilazione di un registro per chi ospita, nonché misure di tutela per le famiglie numerose che scelgono una casa piuttosto che un albergo e incentivi per gli affitti brevi in quei piccoli borghi di Italia dove non sono presenti strutture alberghiere.

Tra gli obiettivi della ministra Santanchè anche fissare nuovi limiti per chi gestisce decine di appartamenti.

Cosa è già cambiato e novità già approvate 2023 per affitti brevi

Nell’attesa della presentazione ufficiale del nuovo decreto per la regolarizzazione degli affitti brevi in Italia, sono già state previste e approvate per quest’anno 2023 alcune novità per gli affitti brevi di case, per cui la registrazione del contratto non è obbligatoria. 

Secondo quanto deciso, quest’anno anche per gli affitti brevi è possibile optare per la cedolare secca ma direttamente in dichiarazione dei redditi e solo ed esclusivamente se nel corso dell’anno si affittano al massimo quattro appartamenti. 

Relativamente agli affitti brevi di casa, ulteriori importanti modifiche 2023 approvate riguardano i nuovi obblighi di comunicazione all’Agenzia delle Entrate per tutti i contratti che prevedono un affitto di durata massima di 30 giorni.

Per gli affitti brevi da quest’anno devono essere obbligatoriamente comunicati all'Agenzia delle Entrate anche anno di locazione e dati catastali della casa affittata insieme a tutti gli altri dati già oggi obbligatori per la registrazione di un contratto, che sono:

  • nome e cognome del locatore;
  • codice fiscale del locatore;
  • durata del contratto;
  • indirizzo dell’immobile locato;
  • importo del corrispettivo lordo.
Per chi opera come sostituto di imposta e applica la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi, la comunicazione deve essere inviata esclusivamente tramite Certificazione Unica, mentre tutti gli altri possono effettuare le comunicazioni attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di stipula del contratto.