Nuove regole partita iva forfettarie, ma anche altre mofiche per tutti da riforma fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole partita iva forfettarie, ma

Nuove regole per tutti i cittadini non solo per le partite iva forfettarie con la riforma fiscale già iniziata nel 2022 e che proseguirà nel 2023 con una serie di modifiche già decise

Sono diverse le novità fiscali già approvate e in discussione al governo con la nuova riforma fiscale 2022-2023, alcune delle quali già approvate e altre ancora in discussione ma che, assicurano dal governo, saranno in vigore dal prossimo anno. Vediamo allora quali sono le novità per tutti della riforma fiscale 2022-2023?

  • Fatturazione elettronica nuove regole 2022
  • Novità riforma fiscale 2022-2023 per tasse casa
  • Cosa cambia con riforma fiscale 2022-2023 per prodotti finanziari


Fatturazione elettronica nuove regole 2022

Le nuove regole relative alla fatturazione elettronica previste dalla riforma fiscale 2022 riguardano i titolari di Partita Iva forfettaria. Se l’obbligo di fatturazione elettronica è stato finora obbligatorio per partite Iva ordinarie e nei rapporti sia con privati che con l’amministrazione pubblica, ora l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche alle partite Iva in regime fiscale agevolato forfettario.

Stando, infatti, a quanto previsto dalle novità approvate, dal prossimo primo luglio 2022 scatta l’obbligo di emissione di fatture elettroniche anche per i titolari di partita Iva forfettaria con aliquota agevolata al 15% per guadagni fino a 65mila euro annui.

Il passaggio non sarà effettivo e immediato dal primo luglio per tutti: è prevista, infatti, l’esenzione ancora per due anni, e quindi fino al 2024, di obbligo di fatturazione elettronica per chi ha ricavi inferiori ai 25mila euro, per cui da luglio devono emettere fattura elettronica coloro che hanno partita Iva forfettaria con ricavi superiori ai 25mila euro annui, e l’emissione della fattura elettronica in tal caso deve avvenire entro il mese successivo a quello in cui avviene l’operazione, mentre di solito l’emissione della fattura avviene entro 12 giorni dalla conclusione dell’operazione.

Altra novità che interessa i titolari di partita Iva forfettaria è lo scivolo di due anni prima del passaggio definito al regime ordinario nel caso in cui si superi la soglia dei 65mila euro. Chi supera, dunque, tale soglia non passa immediatamente nel regime fiscale ordinario ma può continuare a rimanere nel regime forfettario per ulteriori due anni prima del passaggio definitivo. 

Novità riforma fiscale 2022-2023 per tasse casa 

La riforma fiscale 2022-2023 del Governo Draghi si prepara a rivedere anche le tasse sulla casa, a partire dalla riforma del catasto tanto discussa ma che il premier stesso assicura non ritoccherà all’insù le tasse sulla casa.

In particolare, stando alle novità ancora in discussione, si punta ad una riforma del catasto che dovrebbe prevede un ricalcolo delle rendite catastali, cioè dei valori attribuiti agli immobili e che sono base di calcolo di tasse, affitto, e non solo e che derivano da diversi elementi, come superficie dell’immobile, numero di vani, posizione in cui l’immobile si trova, ecc; nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato di riferimento, e potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti. 

Si tratta di misure specifiche pensate dal governo soprattutto per fare emergere immobili al momento sconosciuti e non censiti.

Sono, inoltre, previste agevolazioni per spese di manutenzione e conservazione di case e unità immobiliari di interesse storico o artistico.

Novità previste anche per le cedolari secche su affitti, con separazione della tassazione sui redditi da lavoro e pensione ad aliquota progressiva dagli altri con tassazione proporzionale rispetto ad attuale aliquota ordinaria al 21% e aliquota agevolata al 10% per gli affitti a canone concordato nei Comuni ad alta densità abitativa e in quelli sotto i 10mila abitanti che negli ultimi cinque anni hanno subito eventi calamitosi o sisma Centro Italia 2016.

Cosa cambia con riforma fiscale 2022-2023 per prodotti finanziari

Altre novità della riforma fiscale 2022-2023 riguardano nuove tassazioni per prodotti finanziari e Pos obbligatorio per tutti. Partendo dalle nuove regole per prodotti finanziari, si preparano a cambiare le aliquote di tassazione su Bot, Btp ma anche su obbligazioni, azioni e conti correnti.

In particolare, per Bot e Btp oggi tassati con aliquota al 12,5%, si discute dell'introduzione di due aliquote sui redditi da capitale del 15% e del 26% e di un'aliquota proporzionale unica al 23%, in ogni caso più alta rispetto alla tassazione attualmente prevista. 

Al via anche il Pos obbligatorio per tutti e scattano sanzioni, anticipate, per tutti i professionisti e i commercianti che non se ne dotano. Le sanzioni che sarebbero dovute scattare dal prossimo primo gennaio 2023 pe chiunque non si fosse dotato di Pos per consentire i pagamenti tracciabili sono state anticipate al 30 giugno 2022. E’, in particolare, prevista una multa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per cui non è potuto avvenire il pagamento tramite Pos.