Si lavora sull'attuazione della legge delega per le disabilità con la stesura di 5 decreti legislativi, legati alla legge 104.
Annunciate le regole, semplificazioni e procedure annunciate per legge 104, invalidità e disabilità nel 2023. Lo ha fatto la ministra per le disabilità in audizione al Senato. Ha infatti esposto le linee programmatiche che hanno l'obiettivo di adeguare le attuali modalità di valutazione alle più recenti indicazioni fornite dal contesto normativo e dall'ampia produzione scientifica in materia di disabilità.
Come vedremo in questo articolo, l'attuazione della legge delega per le disabilità rappresenta un passo avanti per la promozione dei diritti delle persone con disabilità in Italia. L'adozione di questi decreti legislativi è un passo in avanti per garantire l'inclusione sociale e la piena partecipazione delle persone con disabilità nella società. Facciamo il punto della situazione:
Questi tre decreti saranno i primi ad essere esaminati dalle commissioni e rappresentano un passo importante verso l'implementazione dei diritti delle persone con disabilità. I restanti due schemi di decreto sono quelli che il governo definisce maggiormente rappresentativi del cambio di prospettiva per il settore delle disabilità legato alla legge 104.
La ministra ha indicato che questi decreti sono previsti per il secondo trimestre del 2024, come stabilito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questi decreti riguarderanno l'accertamento della condizione di disabilità, la revisione dei processi valutativi di base della disabilità, la valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione del progetto di vita individuale, personale e partecipato. L'esponente di governo ha sottolineato l'importanza di una visione olistica e interdisciplinare per la promozione dei diritti delle persone con disabilità. Ha sottolineato la necessità di sviluppare un approccio integrato che coinvolga diverse competenze e professioni per garantire una risposta adeguata alle esigenze delle persone con disabilità.
Tra gli obiettivi della riforma c'è il superamento del sistema attuale che si basa sul riconoscimento di una percentuale di invalidità utilizzando tabelle del 1992. La riforma intende porre l'attenzione sull'aspetto funzionale della persona, adottando la Classificazione internazionale del funzionamento e introducendo una definizione di profilo di funzionamento che risponda ai criteri previsti dalla stessa ICF e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. In questo modo, si punta garantire una maggiore precisione e completezza nella valutazione della condizione di disabilità delle persone.
La ministra ha anche sottolineato l'importanza di semplificare gli aspetti burocratici legati al riconoscimento delle condizioni legate alla disabilità, riunificando le procedure di accertamento di invalidità civile, sordità, cecità civile, sordocecità, e legge 104. Questo intervento consentirà di razionalizzare e snellire le procedure di accertamento, evitando duplicazioni e riducendo i tempi di attesa per i richiedenti.
La riforma in fase di messa a punto prevede la valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione del progetto di vita individuale, personale e partecipato. Questi interventi permetteranno di individuare le necessità specifiche di ogni persona con disabilità e di pianificare interventi personalizzati, coerenti con i loro bisogni e desideri, per garantire il loro pieno inserimento nella società.