Nuove regole su condono e abuso edilizio nel 2022 e le modifiche attese nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole su condono e abuso edilizio

Cosa è già cambiato per condoni e abusi edilizio e cosa potrebbe ancora il prossimo anno: novità e chiarimenti previsti

Quali sono le nuove regole su condono e abuso edilizio nel 2022 e le modifiche attese nel 2023? Condoni e abusi edilizi sono questioni che da sempre suscitano interesse e discussioni ma che soprattutto quest’anno sono state nel mirino di decisioni e novità che puntano ad arginare il fenomeno degli abusi edilizi. Vediamo allora cosa è già cambiato quest’anno e cosa potrebbe ancora cambiare per gli abusi edilizi.

  • Nuove regole su condono e abuso edilizio già approvate quest’anno 2022
  • Modifiche attese nel 2022 su condono e abuso edilizio

Nuove regole su condono e abuso edilizio già approvate quest’anno 2022

Sono diverse le nuove regole su condono e abuso edilizio nel 2022 già definite quest’anno, soprattutto per le sentenze emesse in merito che si apprestano a diventare leggi. 

Una nuova sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito quest’anno, per esempio, che il condono di un abuso edilizio non si può riconoscere quando al verificarsi dell’abuso sussiste un vincolo anteriore, assenza o difformità di un titolo abilitativo prescritto e la costruzione risulta in contrasto con gli strumenti urbanistici

Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, il condono di un abuso edilizio non può essere concesso uando lo stesso abuso riguarda costruzioni per cui non è possibile avere la sanatoria perché si tratta di opere realizzate in un’area dove sussistono vincoli ambientali e paesaggistici o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Secondo le leggi in vigore, si può avere il condono di un abuso edilizio per opere realizzate abusivamente in aree sottoposte a specifici vincoli, per esempio vincolo paesaggistico e ambientale, solo se:

  • si tratta di opere realizzate prima della imposizione del vincolo;
  • si tratta di opere realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio ma comunque conformi alle prescrizioni urbanistiche;
  • si tratta di opere che hanno previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo;
  • si tratta di opere minori senza aumento di superficie, come lavori di manutenzione straordinaria, o di restauro, o di risanamento conservativo.
Non si può, inoltre, avere un condono per abuso edilizio per costruzioni con nuove superfici e nuova volumetria in area assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura assoluta o relativa, o comunque di inedificabilità, anche relativa.

Se, quindi, le opere realizzate non sono conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e costruire in aree già soggette a vincoli, come vincoli paesaggistici o ambientali, allora il condono di un abuso edilizio non può essere approvato.

Ulteriori novità relative a condoni e abusi edilizi riguardano i casi in cui un abuso edilizio può essere considerato tenue. In particolare, gli abusi edilizi sono considerati particolarmente tenui se sussistono i criteri di: 

  • occasionalità o abitualità; 
  • esiguità del danno; 
  • pericolo della modalità di condotta.
Per abusi edilizi e paesaggistici, i criteri da considerare per valutare l’abuso tenue sono: 
consistenza dell’intervento abusivo, vale a dire:
  • tipologia di costruzione realizzata, dimensioni;
  • caratteristiche costruttive; 
  • destinazione d’uso dell’immobile; 
  • incidenza sul carico urbanistico; 
  • eventuale contrasto con strumenti urbanistici e regolamenti edilizi;
  • eventuale impossibilità di sanatoria; 
  • collegamento dell’abuso edilizio con interventi preesistenti;
  • tipologia del bene protetto e dell’interesse, in particolare per la tutela della pubblica incolumità. 
Ulteriori novità riguardano la responsabilità di un abuso edilizio. Stando a quanto affermato da una recente sentenza del Tar Puglia, la responsabilità di un eventuale abuso edilizio è sempre il detentore del bene. Secondo il Tar Puglia, la responsabilità di un abuso edilizio non è sempre e solo dei costruttori ma è anche dei proprietari.

La Corte di Cassazione, in riferimento alle responsabilità di abusi edilizi, aveva già affermato che il proprietario è incolpevole e non risponde penalmente degli abusi commessi ma è soggetto a provvedimenti sanzionatori da parte del Comune di competenza, mentre risponde penalmente di costruzioni abusive a solo se direttamente realizzate da lui come costruttore dell’opera.

Modifiche attese nel 2022 su condono e abuso edilizio

Al di là delle nuove regole approvate già quest’anno su condono e abuso edilizio, nel 2023 al momento non sono ancora previste particolari e certe novità. Una delle modifiche potrebbe riguardare la riforma catastale che, seppure definita già ormai dal governo Draghi, pur con un nuovo governo all’indomani delle elezioni di settembre, dovrebbe essere comunque portata a compimento ed essere convertita in legge.

Con l’approvazione della nuova riforma catastale se è vero che da una parte non dovrebbero essere previste, come ribadito più volte, maggiori tasse sugli immobili, di certo saranno, invece, previsti maggiori controlli su costruzioni e abusi edili.