Cosa è già cambiato per condoni e abusi edilizio e cosa potrebbe ancora il prossimo anno: novità e chiarimenti previsti
Quali sono le nuove regole su condono e abuso edilizio nel 2022 e le modifiche attese nel 2023? Condoni e abusi edilizi sono questioni che da sempre suscitano interesse e discussioni ma che soprattutto quest’anno sono state nel mirino di decisioni e novità che puntano ad arginare il fenomeno degli abusi edilizi. Vediamo allora cosa è già cambiato quest’anno e cosa potrebbe ancora cambiare per gli abusi edilizi.
Una nuova sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito quest’anno, per esempio, che il condono di un abuso edilizio non si può riconoscere quando al verificarsi dell’abuso sussiste un vincolo anteriore, assenza o difformità di un titolo abilitativo prescritto e la costruzione risulta in contrasto con gli strumenti urbanistici
Secondo la sentenza del Consiglio di Stato, il condono di un abuso edilizio non può essere concesso uando lo stesso abuso riguarda costruzioni per cui non è possibile avere la sanatoria perché si tratta di opere realizzate in un’area dove sussistono vincoli ambientali e paesaggistici o in difformità del titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Secondo le leggi in vigore, si può avere il condono di un abuso edilizio per opere realizzate abusivamente in aree sottoposte a specifici vincoli, per esempio vincolo paesaggistico e ambientale, solo se:
Se, quindi, le opere realizzate non sono conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e costruire in aree già soggette a vincoli, come vincoli paesaggistici o ambientali, allora il condono di un abuso edilizio non può essere approvato.
Ulteriori novità relative a condoni e abusi edilizi riguardano i casi in cui un abuso edilizio può essere considerato tenue. In particolare, gli abusi edilizi sono considerati particolarmente tenui se sussistono i criteri di:
La Corte di Cassazione, in riferimento alle responsabilità di abusi edilizi, aveva già affermato che il proprietario è incolpevole e non risponde penalmente degli abusi commessi ma è soggetto a provvedimenti sanzionatori da parte del Comune di competenza, mentre risponde penalmente di costruzioni abusive a solo se direttamente realizzate da lui come costruttore dell’opera.
Al di là delle nuove regole approvate già quest’anno su condono e abuso edilizio, nel 2023 al momento non sono ancora previste particolari e certe novità. Una delle modifiche potrebbe riguardare la riforma catastale che, seppure definita già ormai dal governo Draghi, pur con un nuovo governo all’indomani delle elezioni di settembre, dovrebbe essere comunque portata a compimento ed essere convertita in legge.
Con l’approvazione della nuova riforma catastale se è vero che da una parte non dovrebbero essere previste, come ribadito più volte, maggiori tasse sugli immobili, di certo saranno, invece, previsti maggiori controlli su costruzioni e abusi edili.