Nuove regole sul pignoramento valide ora nel 2022 e le importanti modifiche attese nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove regole sul pignoramento valide ora

Quali sono le novità di quest’anno sul pignoramento e cosa potrebbe ancora cambiare il prossimo anno: le ultime notizie

Quali sono le nuove regole sul pignoramento valide ora nel 2022 e le modifiche attese nel 2023? I pignoramenti sono tra i provvedimenti più temuti dai cittadini italiani perché investono i propri beni e non si può far nulla per evitarli una volta scattati in maniera forzosa, a meno che non si proceda prima con la regolarizzazione dei debiti che hanno portato al provvedimento di pignoramento. Vediamo di seguito le novità di quest’anno sul pignoramento e cosa potrebbe ancora cambiare il prossimo anno.

  • Nuove regole pignoramenti 2022 quali sono
  • Modifiche attese nel 2023 per pignoramenti 

Nuove regole pignoramenti 2022 quali sono

Le prime nuove regole relative ai pignoramenti già valida nel 2022, a partire dallo scorso giugno, riguardano il pignoramento presso terzi e nuovi adempimenti anche telematici a carico del difensore del creditore.

Secondo quanto stabilito dalle ultime novità decise, infatti, il creditore, entro la data dell'udienza di comparizione indicata nell'atto di pignoramento presso terzi, deve notificare al debitore e al terzo l'avviso di avvenuta iscrizione a ruolo che riporti l’indicazione del numero di ruolo della procedura e deve poi depositare telematicamente l'avviso notificato nel fascicolo dell'esecuzione.

La mancata notifica dell'avviso tramite ufficiale giudiziario o il suo mancato deposito nel fascicolo dell'esecuzione determina l'inefficacia del pignoramento. Se, però, il pignoramento viene eseguito nei confronti di più terzi, l'inefficacia si produce solo nei confronti dei terzi a cui non è notificato l'avviso. 

Se la notifica dell'avviso non avviene, gli obblighi del debitore e del terzo cessano alla data dell'udienza indicata nell'atto di pignoramento. La notifica del pignoramento può essere effettuata anche tramite Pec al debitore e al terzo e, per avere la prova della notifica del pignoramento effettuata tramite Pec da depositare nel fascicolo dell’esecuzione, bisogna allegare le ricevute di accettazione e consegna in formato .eml o .msg.


Ricordiamo che relativamente ai beni che impignorabili, per legge, non possono essere mai pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti e sempre con l'autorizzazione del presidente del tribunale o di un giudice da lui delegato e per la parte dal medesimo determinata mediante decreto.

Non si possono pignorare crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone poco abbienti, o sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza, mentre le somme dovute da privati a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, possono essere pignorate per crediti alimentari nella misura autorizzata dal presidente del tribunale o da un giudice da lui delegato, possono essere pignorate nella misura di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle province e ai comuni e in eguale misura per ogni altro credito.

Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà e la parte eccedente tale importo è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge.

Modifiche attese nel 2023 per pignoramenti

Il programma del nuovo governo di centrodestra prevede novità e modifiche in tema di pignoramenti.

Insieme alle possibili nuove modifiche attese nel 2023, c’è anche in arrivo il nuovo maxi piano di rottamazione delle cartelle esattoriali per evitare, in molti casi, di arrivare a provvedimenti di pignoramento, a partire dalla decisione della impignorabilità della prima casa.

Come noto, oggi la prima casa non può essere pignorata solo dal Fisco mentre altri enti creditori, come banche o società finanziarie, possono comunque pignorare la casa. Giorgia Meloni punta, invece, a cancellare del tutto il pignoramento della prima casa, a meno che non si verifichi la situazione di mancato pagamento, prolungato, del mutuo ipotecario che grava su di essa.